Vaccini in farmacia, ecco come funziona

Riguarda le persone fra i 60 e i 79 anni. "Seguiremo un corso di preparazione che che ci consentirà di effettuare la somministrazione"

Un vaccino in farmacia

Un vaccino in farmacia

Empoli, 16 giugno 2021 - Sarà una vaccinazione di nicchia. Lo dicono gli stessi ‘vaccinatori’ chiamati a dare una mano nella campagna di immunizzazione. I farmacisti che hanno aderito alla possibilità di somministrazione del siero anti Covid nelle farmacie mettono le mani avanti. "E’ importante far sapere ai cittadini che, innanzitutto, si tratta di un servizio riservato soltanto alle persone tra i 60 e i 79 anni e che il vaccino che potremo somministrare è il monodose Johnson & Johnson", spiega il dottor Lorenzo Medri dell’omonima farmacia di Limite sull’Arno. Non solo, la partenza del servizio sarà condizionata anche dal reclutamento dei ‘candidati’.

"Le persone non devono soffrire di particolari patologie – prosegue Medri – E per poter partire con la prima seduta vaccinale dovremo avere cinque nominativi, più sempre uno di riserva, per non sprecare dosi del flacone messo a disposizione, dove ci sono appunto cinque dosi". Al momento sono una decina le farmacie nell’Empolese Valdelsa che hanno dato la preadesione alla somministrazione del vaccino, ma nessuna è ancora partita.

Anche perché i protocolli operativi – a seguito dell’accordo siglato tra Regione Toscana, Federfarma Toscana e Confservizi Cispel Toscana - richiedono caratteristiche e requisiti precisi, a partire dai locali in cui fare la somministrazione alla abilitazio ne del ‘vaccinatore’. "I vaccinatori saremo io e mia moglie – dice il titolare della farmacia di Limite – Seguiremo un corso di preparazione che ci consentirà di effettuare la somministrazione". Il dottor Medri è convinto, però, sarà un servizio dai numeri bassi.

"Quella dai 60 ai 79 anni è una fascia molto ristretta che comprende persone che hanno avuto quasi tutte il vaccino attraverso altri canali. In farmacia potrebbe venire, per esempio, chi è stato contagiato dal Covid e non poteva vaccinarsi con l’infezione in corso. E poi c’è la discriminante dell’assenza di patologie che riduce ancora di più il raggio di azione".

Eppure le richieste per il vaccino in farmacie non mancano. "Molte persone ci chiamano per avere informazioni, ma sono per lo più persone più giovani che vorrebbero vaccinarsi con Pfizer o con Moderna". Intanto si va verso la chiusura di tutti i reparti Covid. Lunedì è stato chiuso l’ultimo reparto di medicina Covid del San Giuseppe, Nel presidio empolese rimane soltanto un paziente ancora ricoverato in terapia intensiva. "Finalmente la luce in fondo al tunnel è arrivata", ha commentato il sindaco di Empoli, Brenda Barnini. Sul fronte contagi, infine, sono appena due le nuove positività accertate, entrambe a Vinci.

Contagi a picco, dunque, nel nostro territorio, ma è l’intera regione a sorridere. In Toscana sono 57 i nuovi casi di Coronavirus. Il tasso dei positivi sprofonda allo 0,4% in rapporto al totale dei test e all’1,1% sulle nuove diagnosi e anche la pressione ospedaliera, malgrado i numeri si stiano facendo progressivamente più esigui, continua inarrestabile la sua china discendente. I ricoverati nelle aree Covid restano, attualmente, 240 (-13 in un giorno), di cui 54 in terapia intensiva (nove in meno).