"Tutto il Keu sarà rimosso" Ma i tempi restano incerti

L’assessore regionale Monia Monni ha fatto il punto sui tredici siti inquinati. E dalla Regione arrivano rassicurazioni sul monitoraggio dei pozzi lungo la 429

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EMPOLI

di Lisa Ciardi

La messa in sicurezza d’emergenza, entro novembre, dei siti in cui è stato trovato "miscellato" contenente Keu. E poi, con tempi più lunghi (e molto difficili da prevedere) interventi permanenti con la rimozione, dove necessario, delle sostanze inquinanti. Sono i due passaggi illustrati ieri dall’assessore regionale all’ambiente Monia Monni, insieme al direttore generale di Arpat Pietro Rubellini e a Renata Laura Caselli, commissario straordinario per il presidio e coordinamento delle attività in materia di ambiente e inerenti proprio alle problematiche connesse al Keu.

Tredici i siti in cui è stato individuato il "miscellato" contenente Keu (collocati in più punti di Bucine, Pontedera, Peccioli, Montaione, Empoli, Massarosa, Crespina Lorenzana, Pisa, Piantravigne) e sui quali la Regione agirà con coperture dei terreni, impermeabilizzazioni e raccolte delle acque per evitare che la pioggia possa diffondere le sostanze inquinanti. Come prevede l’iter burocratico, in tutti i casi sono state inviate nelle scorse settimane le diffide ai proprietari dei terreni e a chi ha effettuato i lavori. In due casi (a Bucine e Pontedera) i responsabile dell’impianto Le Rose hanno già risposto con un diniego: per questo nei lavori subentrerà direttamente la Regione.

Anche sulla Sr429, di proprietà della Regione stessa, è già partito un primo intervento d’emergenza, mentre per quello definitivo occorrerà tempo, anche per capire in quale quantità, quantità e posizione sia collocato il materiale. Sempre ieri la Regione ha fornito rassicurazioni sul rischio inquinamento. "Rispetto allo stato delle acque nelle aree limitrofe ai 13 siti è stata confermata l’assenza di contaminazioni – si legge nella nota -. Per le acque sotterranee abbiamo provveduto a estendere immediatamente le attività di controllo, sia attraverso Arpat sui pozzi a uso domestico (in particolare nei pressi della Sr429), sia con il coinvolgimento dell’Autorità Idrica Toscana relativamente ai pozzi dai quali viene attinta l’acqua pubblica. La Regione ha sostenuto integralmente, anche con risorse aggiuntive, i costi relativi al monitoraggio dei pozzi a uso domestico e alla loro prosecuzione nei prossimi mesi". In relazione allo scarico del depuratore e al canale Usciana Arpat quindi ha detto che "dai campionamenti effettuati nei primi due trimestri del 2021 risultano rispettati i valori limiti di emissione".

"Non c’è mai stata una sottovalutazione della situazione – ha commentato l’assessore Monni - semmai grande attenzione soprattutto ai dati elaborati da Arpat. È stato proprio un controllo di alcuni addetti dell’agenzia, nel 2018, al Green Park di Pontedera a rilevare le prime anomalie. Poi da lì è partita la diffida degli uffici regionali alla ditta Ecoespanso (produttore del Keu) e la successiva modifica dell’autorizzazione che ha previsto come destinazione del Keu solo lo smaltimento in discarica. L’indagine della Dda di Firenze porta alla luce un tentativo gravissimo di aggressione delle mafie al nostro tessuto socio-economico a cui dobbiamo opporci con risolutezza. Il rischio di infiltrazione delle realtà criminali è concreto e non deve essere sottovalutato - ha concluso - ma troverà istituzioni e comunità determinate a perseguire la strada della legalità. Occorre rifiutare ricostruzioni sensazionalistiche dell’intera vicenda e rassicurare i cittadini". Durante la conferenza stampa è stato confermato anche l’avanzamento delle attività previste nell’Accordo Quadro del 2013 per migliorare la gestione dei reflui civili e per rinaturalizzare il Padule di Fucecchio.