Turismo, la stagione della rinascita "Arrivi triplicati rispetto al 2021"

Nei primi 5 mesi dell’anno la nostra è la quarta miglior performance dopo Firenze, la Valdinievole e il Chianti

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EMPOLESE VALDELSA

Un boom di turisti come non si vedeva dal 2019, segnale chiaro ed evidente di una macchina che dopo due anni e mezzo di pandemia ha finalmente ripreso a correre. Ci sono anche l’Empolese Valdelsa e il Montalbano tra i territori toscani che in questa prima parte di 2022 hanno visto un ritorno massiccio di visitatori provenienti da ogni parte d’Italia e soprattutto del mondo, con numeri paragonabili a quelli del periodo pre pandemico ed un indotto che fa ben sperare gli addetti ai lavori, specialmente quelli che gestiscono hotel, agriturismi e strutture ricettive.

E’ una sensazione che si è avuta e si sta avendo anche ad occhio nudo, basta vedere il numero di targhe straniere che circolano soprattutto nelle zone di Vinci e della Valdelsa, ma i dati, quelli concreti, arrivano soprattutto dalla congiuntura turistica dei primi cinque mesi del 2022 a cura dell’Irpet, l’istituto regionale programmazione economica della Toscana. Le presenze turistiche in tutta la regione sono aumentate di circa il 172 per cento rispetto allo stesso identico periodo dello scorso 2021, passando da 3,3 milioni a 8,7 milioni, anche se nel complesso la distanza dai primi 5 mesi del 2019 appare nel complesso ancora rilevante (-31,4 per cento). La ripresa si manifesta soprattutto a partire dall’inizio della primavera e si rafforza col passare dei mesi, estate compresa.

A maggio il distacco rispetto allo stesso mese del 2019 si riduce a un -18%. E nell’Empolese Valdelsa – che nel report dell’Irpet viene considerato insieme all’area del Montalbano – i numeri non sono da meno. Le presenze sul territorio sono cresciute di quasi il 300 per cento rispetto al 2021, quarta miglior performance regionale dopo Firenze, la Valdinievole e il Chianti. Il paragone tra i primi cinque mesi di quest’anno e lo stesso periodo nel pre-pandemia parla invece di una forbice che si è già praticamente ridotta, facendo registrare un -10 per cento circa di presenze.

Tutto, chiariscono gli esperti, fa propendere per un gap che al termine dell’estate potrebbe essere ormai del tutto colmato. Protagonisti della ripresa che caratterizza i primi cinque mesi del 2022 sono, per la parte europea, gli arrivi dalla penisola scandinava e da Regno Unito e Irlanda, che avevano abbandonato quasi totalmente la Toscana e il nostro territorio durante il biennio 2020-21, e per la parte extra-europea quelli provenienti da Stati Uniti, Australia e Sud America.

Tutti questi mercati d’origine manifestano aumenti di presenze compresi tra le 11 e le 22 volte rispetto al 2021. I mercati che invece stanno ritornando ai livelli del 2019, qui da noi, sono principalmente la mitteleuropa di lingua prevalentemente tedesca (-1,4 per cento), il mercato domestico dei toscani in Toscana (-8,9 per cento), l’area di Belgio e Paesi Bassi (-12,8 per cento).

Da segnalare anche un incremento notevole di flussi dall’Ucraina, ma ovviamente non si trattava di turisti bensì di persone in fuga dalla guerra che sono state accolte sul nostro territorio. Interessante poi notare come il turismo collinare, cioè quello che caratterizza l’Empolese Valdelsa, sia secondo solo alle città d’arte e superi di ampiamente il mare sia per gli stranieri (16,5 per cento del totale contro il 14) che per gli italiani (12,4 contro 10 per cento). Segnali, dunque, che fanno ben sperare in un’estate di ritorno, finalmente, alla normalità. Per i bilanci è presto ma se il buongiorno si vede dal mattino, sarà una stagione di soddisfazione per gli addetti ai lavori che tanto hanno sofferto le conseguenze della pandemia.

Tommaso Carmignani