Trovato cadavere nell’Arno

Imprenditore castellano mancava da casa da giorni. Disposta autopsia

Vigili del fuoco (foto repertorio)

Vigili del fuoco (foto repertorio)

Castelfiorentino (Firenze), 24 aprile 2019 - Un cadavere senza nome era stato recuperato, nel giorno di Pasquetta, dall’Arno a San Giovanni alla Vena, un piccolo comune nel Pisano. Quel cadavere da ieri ha un nome: S.T., 59 anni, residente a Castelfiorentino. L’uomo era scomparso da casa il 10 aprile e i suoi familiari avevano fatto denuncia non vedendolo rientrare dopo una giornata di lavoro.

Il 59enne, infatti, era titolare di una piccola impresa che opera nel settore dell’edilizia e per la quale lavorano anche alcuni dipendenti. L’uomo è stato identificato ieri in giornata in seguito al riconoscimento operato dal fratello e da un amico, che sono stati chiamati in mattinata a presentarsi per la dolorosa incombenza presso i locali dell’istituto di Medicina legale di Pisa per effettuare il riconoscimento.

L’uomo si era allontanato volontariamente dalla propria abitazione il 10 aprile. Gli investigatori – indagano sul caso i carabinieri di San Giovanni alla Vena – stanno ancora lavorando per ricostruire i suoi ultimi spostamenti e per trovare il furgone sul quale avrebbe viaggiato verso Pisa.

Restano aperte tutte le piste, inclusa quella del gesto estremo. Stando ad indiscrezioni, infatti, pare che S.T. stesse attraversando un periodo piuttosto difficile a causa di problemi personali.

L’autopsia, che dovrebbe essere eseguita nei prossimi giorni, farà chiarezza sulle effettive cause del decesso e sull’eventualità che lo sfortunato imprenditore possa essere stato colto da un malore per poi finire nel fiume.

L’allarme che ha portato al ritrovamento del cadavere è scattato verso le 15 di lunedì scorso, quando tre pescatori sull’Arno hanno avvistato qualcosa che affiorava sul fiume, a pelo d’acqua. Si sono avvicinati e hanno fatto la triste scoperta: non si trattava di un tronco o della carcassa di un animale, come avevano ipotizzato inizialmente, ma di un corpo umano. Un uomo sulla sessantina il cui cadavere appariva in avanzato stato di decomposizione.

I tre pescatori hanno subito dato l’allarme e i carabinieri della stazione di San Giovanni alla Vena sono arrivati in tempi rapidi sul posto, trovando riscontro alla testimonianza dei tre pescatori.

Sono stati allertati anche i vigili del fuoco e il servizio del 118 che ha inviato sul posto un’ambulanza della Misericordia di Cascina.

Nessuna manovra di rianimazione, nessun tentativo di soccorso. Il medico ha potuto soltanto constatare il decesso dell’uomo, il cui corpo è rimasto impigliato nella vegetazione presente sul greto del fiume. Ragione per cui i vigili del fuoco – arrivati dalla centrale e dal distaccamento di Cascina – hanno dovuto faticare non poco per recuperarlo.