Tornano i saggi di fine anno scolastico

Appuntamento alla "Busoni" con gli studenti pronti ad esibirsi davanti a tante persone: sarà una grande festa dopo la pandemia

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Dopo che la vita di tutti e del mondo della scuola, in maniera importante, è stata stravolta per due anni dalla pandemia da Covid, tornano i saggi di fine anno. Un appuntamento significativo e, allo stesso tempo, un segnale forte ai giovani – che hanno sofferto molto il nuovo e obbligato modo di fare formazione – sul fatto che questo sia davvero l’inizio della fine dell’emergenza sanitaria. L’appuntamento è alla scuola media "Busoni" di Empoli (Istituto Comprensivo Empoli Ovest) riprendono i saggi di fine anno del "Progetto Musica" che sono aperti a tutti e ad ingresso libero, per sabato 28 maggio alle 17,30 nel giardino della scuola media.

Le classi coinvolte sono le prime, le seconde e le terze delle sezioni A e F. E’ un progetto – spiega una nota – che, ormai giunto al quinto anno di attività, nasce con l’intento di dare un’ulteriore offerta in ambito musicale, coinvolgendo non solo i docenti di musica presenti nella scuola, ma anche insegnanti esterni provenienti da altre realtà che si trovano sul territorio.

In questo modo si viene a creare – sottolinea l’isitutto – un rapporto di collaborazione tra scuola e realtà circostanti, che non può che essere positivo sia a livello didattico che per il coinvolgimento di enti ed associazioni musicali. Tutto questo favorisce nei ragazzi il rispetto delle regole, la socializzazione e il piacere del suonare insieme.

Un ringraziamento particolare, con clude la nota, " va indirizzato al Cam di Empoli, che in tutti questi anni, e speriamo anche in futuro, ha collaborato con disponibilità e professionalità alla realizzazione di questo progetto".

Saranno due ore intense nelle quali saranno protagonisti i ragazzi: partecipiamo numerosi per valorizzare il loro impegno, ma anche per ritrovare i momenti di socializzazione e di partecipazione, necessari alla crescita di tutta la comunità cittadina. Momenti che il Covid ha "ribato" per due interi anni, stravolgendo la socialità ed il rapporto diretto con le arti. da qui l’invito a tutti a partecipare numerosi per ascolatre, applaudire e condividere.