Investimenti, niente tasse in più e caccia agli evasori

Un bilancio d'oro

Pagamento delle tasse

Pagamento delle tasse

Empoli, 8 giugno 2019 - NESSUN aumento di aliquote o di tariffe dei servizi a domanda individuale, per il quinto anno consecutivo e a differenza di altre realtà della Città Metropolitana di Firenze, nonostante tale possibilità fosse possibile per i comuni italiani grazie alla legge di bilancio 2019. Lo si evince leggendo il bilancio consuntivo 2018 del Comune di Empoli approvato dall’ultimo consiglio comunale della precedente consiliatura. Le entrate sono lievemente aumentate grazie al lavoro svolto sul recupero evasione e sui dividendi conferiti, in particolare dalle società Ffarmacie Comunali, che ha aumentato rispetto all’anno precedente l’utile di esercizio conseguito.

IL 2018, come annunciato in precedenti consigli, è stato l’anno con gli accertamenti fiscali più alti: 2.144.725 euro, per 653.851 riscossioni. Si tratta del valore più alto mai realizzato dal Comune di Empoli. Un dato che arriva da un lavoro pluriennale di messa a regime di nuovi strumenti per il recupero evasione che tuttora stanno continuando ad essere implementati.

SUI PAGAMENTI i risultati del 2018 sono stati positivi e, per molti aspetti, i migliori del quinquennio. Sono stati presentati dall’assessore al bilancio che ha sottolineato come lo scorso anno i tempi di pagamento del Comune di Empoli siano stati di meno 7,72 giorni: significa che l’ente paga i suoi fornitori e creditori circa 8 giorni prima dei 30 giorni indicati a livello europeo. Ciò garantisce agli imprenditori, alle aziende e ai professionisti che intrattengono un rapporto lavorativo col Comune empolese un veloce rientro della cassa. Con una positiva ripercussione non solo sulle imprese con rapporto diretto con il Comune, ma anche con le altre realtà dell’indotto. Le ricadute positive, poi, si hanno anche per il Comune, in quanto questo livello di tempi di pagamento permetterà di godere di una premialità, ovvero accantonare nel Fondo crediti di dubbia esigibilità non l’85% ma l’80%, immobilizzando, così, meno risorse.