Violentò due minorenni dopo averle drogate

Otto anni allo stupratore

Le indagini dei carabinieri

Le indagini dei carabinieri

Empoli, 11 ottobre 2019 - Dava droga per ottenere sesso: colpevole. Si è concluso con una condanna a otto anni, pronunciata dal gup del tribunale di Firenze Federico Zampaoli, il processo che vedeva imputato un 40enne empolese, accusato di violenza sessuale aggravata, cessione di stupefacenti aggravata e minacce aggravate dall’uso di una pistola. Per lui, che aveva scelto il rito abbreviato, il pm Giacomo Pestelli aveva chiesto una condanna a 18 anni, ridotta a 12 per lo «sconto». Il giudice ha ritenuto colpevole il 40enne di tutti i capi d’imputazione a lui contestati, ma ha ridimensionato in fatto di tenue entità le cessioni di stupefacenti. Da qui, una condanna più lieve, seppur pesante, rispetto alle richieste del pubblico ministero.

I fatti finiti al centro delle indagini, condotte dai carabinieri, sono avvenuti nell’estate del 2016 nei dintorni di Empoli. Secondo quanto ricostruito, una delle due adolescenti avrebbe avvicinato l’uomo per avere informazioni sul padre, morto quando lei era ancora piccola, di cui l’orco era stato amico in gioventù. Il 40enne, con precedenti per reati relativi alla droga e privo di un’occupazione stabile, sarebbe entrato in confidenza con lei e l’amica, che sarebbero andate più volte a casa sua per consumare spinelli forniti da lui. Le violenze, che sarebbero andate avanti per due giorni, sarebbero avvenute in quella casa maledetta. Al termine di una cena, il 40enne avrebbe fatto bere alle ragazze del metadone, spacciandolo per un superalcolico, poi, approfittando del fatto che avevano perso lucidità, avrebbe fatto loro assumere cocaina. Quindi avrebbe abusato di entrambe. Le due, sempre in stato di alterazione dovuto alle sostanze assunte, avrebbero dormito da lui, e una sarebbe stata costretta a subire atti sessuali anche il giorno dopo. L’uomo avrebbe poi intimato a una delle due di non dire nulla, minacciandola con una pistola, poi rivelatasi una scacciacani. Le indagini sono partite due anni dopo i fatti, nel 2018, dopo una denuncia presentata dalla madre di una delle vittime appena diventata maggiorenne. ste.bro.