Spacciatore tenta la fuga nel bosco. Inseguito e catturato dai carabinieri

L’uomo, un noto ‘distributore’ di cocaina, era ricercato da mesi

Un posto di blocco (repertorio)

Un posto di blocco (repertorio)

Fucecchio, 13 gennaio 2018 -  Ha visto i carabinieri e ha tentato di nascondersi nella boscaglia dalla quale era uscito poco prima, in compagnia di un ‘amico’.Ma non c’è riuscito. Non è riuscito a evitare il controllo che gli ha fatto scattare le manette ai polsi in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Lucca. Spaccio di sostanza stupefacente, il reato contestato ad A.J., marocchino di 34 anni, clandestino e senza fissa dimora.

Un volto assai noto ai carabinieri della Compagnia di Empoli, gli stessi che lo hanno arrestato nel tardo pomeriggio di giovedì. Il giovane, nell’agosto scorso, era già finito in carcere dopo esser stato sorpreso all’interno dei boschi di Poggioni, a Cerreto Guidi, intento a svolgere ‘affari’: aveva con sé trenta dosi di cocaina preconfezionate e una roncola, preziosa per difendersi in caso di brutti incontri nella boscaglia.

Giovedì sera, il blitz degli uomini dell’Arma, guidati dal capitano Giorgio Guerrini, è scattato intorno alle 19.30 nel corso di attività di contrasto allo spaccio, sempre di casa tra i boschi sulle colline di Fucecchio, e ai furti. Piaghe su cui è impossibile abbassare la guardia. I militari, presenti con uomini della stazione locale, del Radiomobile e della Compagnia di intervento operativo in arrivo da Firenze, stavano percorrendo via della Chiesa quando hanno visto due uomini uscire dalla boscaglia e dirigersi verso il centro abitato della frazione Galleno. I due, alla vista della macchina dei carabinieri, hanno tentato di nascondersi, inutilmente. Sono stati bloccati e identificati. Con loro non avevano droga.

Tuttavia nel corso degli accertamenti in banca dati, è emerso che su uno dei due, A.J. appunto, pendeva l’ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Lucca nel settembre scorso: all’origine del provvedimento, un reato inerente allo spaccio commesso in Lucchesia, per l’esattezza a Massarosa, commesso nel 2014. Il marocchino è stato quindi portato nel carcere fiorentino di Sollicciano. Il tutto mentre un’altra pattuglia dell’Arma era impegnata in un altro intervento sempre tra i boschi dello spaccio. Mentre percorrevanola via Romana Lucchese, i carabinieri erano incappati in un giovane, ventenne in arrivo da fuori comune, che stava salendo in auto. Era da solo, in una zona lontana da qualsiasi attività se non quella di acquisto e cessione di dosi di stupefacente.

La pattuglia si è avvicinata e il giovane di tutta risposta ha gettato per terra qualcosa. Come se niente fosse, cercando di convincere i militari che fosse tutto a posto. Una strategia che non ha funzionato: i carabinieri hanno recuperato il piccolo involucro e hanno accertato che conteneva droga, per la precisione cocaina. La dose è stata sequestrata, mentre nei confronti del giovane sono scattati la segnalazione amministrativamente alla prefettura in quanto assuntore e il ritiro della patente di guida.