Il mondo vuole correre: tutti chiedono le sneakers

E’ previsto un incremento delle vendite a un tasso di crescita del 10,3 per cento. Il Gruppo Manifatture Italiane e tutto il comparto del Cuoio festeggiano

L’amministratore delegato di Gmi, Alberto Zunino

L’amministratore delegato di Gmi, Alberto Zunino

Fucecchio (Firenze), 31 luglio 2021 - Made in Italy sugli scudi nel calzaturiero: l’Italia è il primo produttore di calzature dell’Unione Europea. La notizia è stata inserita nel report annuale 2020 di WorldFootwearYearbook, da cui risulta, appunto, che l’Italia è il primo produttore di calzature nell’Unione Europea e il decimo per numero di paia nel mondo. È inoltre l’ottavo Paese esportatore a livello mondiale, il terzo in termini di valore. L’alta qualità artigianale della produzione italiana è legata alla vivace iniziativa imprenditoriale e alla struttura del settore, che si pone in un contesto di ’filiera’, e vede una concentrazione territoriale di aziende in 7 distretti di eccellenza, situati prevalentemente tra Toscana, Puglia, Veneto, Marche, Campania, Lombardia ed Emilia Romagna, interessando ben 23 province. Inoltre, secondo i dati StockX - piattaforma internazionale di reselling di abbigliamento e accessori da collezione - l’Italia è il Paese che presenta la più alta domanda di scarpe da ginnastica da donna, con una quota di mercato superiore del 95% rispetto alla media globale.

A livello mondiale il mercato delle sneakers è in forte espansione. È quello che ha tenuto meglio durante la pandemia e, secondo uno studio EY, prevede un incremento delle vendite ad un tasso di crescita del 10,3% tra il 2020 e il 2025. La spinta arriverà dall’online, in cui sono una delle prime tre categorie per vendita su tutte le piattaforme.

Alberto Zunino, amministratore delegato di Gruppo Manifatture Italiane, polo di eccellenza nella produzione made in Italy di sneaker e scarpe formali di lusso, con una capacità produttiva di circa 1 milione di paia di scarpe all’anno, commenta: "Il settore calzaturiero italiano, soprattutto per il segmento lusso, ha dimostrato e dimostra tuttora una grande capacità di reazione alle richieste del mercato. L’alta qualità artigianale è da sempre un elemento fondamentale della nostra produzione: oggi vediamo anche un’accelerazione di trend come l’attenzione crescente alla sostenibilità della filiera e alla provenienza delle materie prime. Questa esigenza di trasparenza integra valori ormai condivisi dai brand e da larghissime fasce della comunità dei consumatori. È, infatti, una delle aree sui cui come Gruppo stiamo lavorando e investendo molto".

"In questa fase – ha aggiunto Zunino – diventa più che mai rilevante sviluppare nuove competenze e un alto livello di specializzazione per affrontare le sfide del futuro, che si basano su innovazione e valorizzazione della filiera, come acceleratori e leve di competitività della nostra produzione Made in Italy".