Sicurezza, il ponte di Isola è Ko

Prima i controlli, ignoti i tempi di recupero

In alto, il sindaco di Empoli Brenda Barnini, qui sopra, il sopralluogo effettuato sul ponte di Isola prima della decisione di chiuderlo

In alto, il sindaco di Empoli Brenda Barnini, qui sopra, il sopralluogo effettuato sul ponte di Isola prima della decisione di chiuderlo

Empoli, 30 agosto 2018 - «Dopo che saranno stati effettuati i rilievi del caso, potremo capire quale sarà l’intervento necessario per tornare ad avere la completa percorribilità della strada che da Isola porta a Marcignana, nel territorio di Empoli». Lo hanno messo in chiaro il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, e il collega sanminiatese Vittorio Gabbanini, legati dalla ‘grana’ ponte di Isola. Una struttura bocciata dopo il sopralluogo svolto dai Comuni con i tecnici della Provincia di Pisa. Una verifica per valutare le condizioni dei tre ponti che collegano i due territori, ovvero il ponte sull’Elsa di via 2 Giugno, il ponte di Canneto a Molin Nuovo e il ponte di Isola appunto, alla luce di quanto disposto dal Ministero delle infrastrutture dopo il drammatico crollo del ‘Morandi’ a Genova.

Tornando all’Empolese, tutto liscio per il ponte di via 2 Giugno e quello di Canneto: prosegue la manutenzione ordinaria. «Non ci sono problemi per quello di Ponte a Elsa e per quello di Canneto, un ponte progettato da Morandi, che aveva sollevato alcuni dubbi: si tratta di un’infrastruttura che non presenta problemi, stabile e sicura nella sua semplicità», spiegano i sindaci, alle prese con lo stop al traffico a Isola.«Dalle prime analisi condotte dai tecnici è emersa la necessità di approfondimenti sulle condizioni strutturali del ponte – sottolineano - Per consentire lo svolgimento di queste verifiche, la Provincia di Pisa, che gestisce il ponte, ha ritenuto necessario chiuderlo al traffico». Nei giorni scorsi, spiegano Barnini e Gabbanini, «avevamo provveduto a ricollocare nella posizione adatta i restringimenti di cemento armato posti ai due ingressi: erano stati arbitrariamente spostati. Limitazioni necessarie perché impediscono il traffico a mezzi larghi più di due metri».

Intanto ieri c’è staa la firma dell’intesa tra Regione, Upi, Città Metropolitana e Anci per il un check-up delle infrastrutture viarie in Toscana, con attenzione a ponti e strutture in cemento armato, per ottenere una fotografia affidabile, aggiornata e inequivocabile dello stato dell’arte e delle eventuali criticità presenti. L’intesa prevede la costituzione di un gruppo tecnico di lavoro che subito dovrà definire un modello unico di report per i tecnici che controlleranno i 5mila ponti e i 10mila chilometri di strade di competenza di Regione, MetroCittà e Comuni toscani. Entro un anno.

r.e.