Si sottrae alla sorveglianza. Condannata a otto mesi

La decisione della Cassazione su una 35enne con precedenti per furto

Si sottrae alla sorveglianza. Condannata a otto mesi

Si sottrae alla sorveglianza. Condannata a otto mesi

La Corte di Cassazione ha mandato definitiva la sentenza d’appello. I giudici di secondo grado, avevano a loro volta confermato la sentenza con cui il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze, aveva ha condannato L. H., 35 anni, alla pena di otto mesi di reclusione specificamente per aver violato le prescrizioni della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Il fatto era stato accertato a Empoli il 24 maggio 2018. Contro la sentenza d’appello ha proposto ricorso agli ermellini il difensore della 35enne lamentando vizi di violazione di legge e difetti di motivazione. Lapidaria la Cassazione, che in prima battuta rileva come la ricorrente abbia riproposto "doglianze su cui la Corte di appello si è adeguatamente soffermata con argomentazioni che rendono i rilievi di ricorso meramente reiterativi di quelli dell’impugnazione di merito".

I giudici di legittimità sottolineando poi che la Corte di appello "ha adeguatamente motivato in ordine al diniego delle attenuanti generiche; rilevato che, nell’esercizio di un potere di valutazione discrezione non censurabile se assistito da adeguata motivazione – si legge –, ha ritenuto che le situazioni personali e familiari siano inconferenti rispetto al fatto, anche e soprattutto alla luce dei tratti di personalità sì come delineati dalle precedenti condanne per il reato di furto aggravato e per la sottoposizione a procedimenti pendenti per fatti dello stesso tipo". Da qui anche la condanna al versamento di 3mila euro alla cassa delle ammende.

C. B.