"Senza aggregazione c’è un profondo smarrimento"

Il responsabile Stefano Biotti: "Pochi stimoli per i più giovani, manca la vita di spogliatoio"

Da quando è scattata la zona rossa, anche il Montespertoli ha dovuto nuovamente sospendere tutta la propria attività. In mancanza delle partite, come diverse altre realtà nel circondario, il sodalizio gialloverde si era infatti attivato per poter far quanto meno allenare i propri ragazzi come consentito dal Dpcm. "Insieme al mio gruppo di lavoro abbiamo deciso di portare avanti l’attività per venire incontro prima di tutto alla società, poi ai ragazzi e infine anche a noi allenatori e istruttori – commenta il responsabile della scuola calcio e mister del gruppo 2005, Stefano Biotti – e devo dire che la risposta da parte dei ragazzi è stata ottima con circa l’80-90% delle presenze a ognuna delle due sedute settimanali con addirittura seisette nuovi iscritti. Tuttavia, vediamo tanto smarrimento in loro e stanno pian piano perdendo gli stimoli. E da questo punto di vista dovremo essere bravi noi allenatori, ma anche i genitori a cercare di continuare a coinvolgerli". La reazione a ciò che improvvisamente ne ha condizionato il modo di fare aggregazione praticando la disciplina che più amano, è però diversa a seconda delle fasce di età come sottolinea lo stesso Biotti: "Credo che gli adolescenti siano quelli più a rischio perché sentono la mancanza di vivere lo spogliatoio con i propri coetanei, mentre per i più piccoli dai 6 ai 10 anni alla fine penso che sia una ferita rimarginabile. Anzi, da un punto di vista tecnico è quasi un bene poterci concentrare su determinati esercizi che magari cureremo meno a condizioni normali". "Se sportivamente parlando è giusto in questo momento non giocare – conclude Biotti – a livello umano la delusione è profonda. Da chi ci rappresenta mi sarei aspettato qualcosa di più per ottenere il giusto sostegno perché secondo me lo sport, al pari dell’attività scolastica, è un centro formativo importante".