Scandalo dei fanghi tossici Confische per 5 milioni

Disposizione a carico dell’imprenditore ritenuto vicino a cosche ‘ndranghetiste. Decisa anche la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per quattro anni

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di Carlo Baroni

EMPOLI

Gli stabilimenti che facevano capo alla ditta Lerose, a Pontedera e Bucine (Arezzo), sono considerati centrali nell’inchiesta denominata "Keu". L’imprenditore di origini calabresi, domiciliato a Laterina Pergine Valdarno, è di conseguenze ritenuto l’uomo chiave. Del resto il Keu (derivante dagli scarti delle concerie) che usciva dall’impianto Aquarno di Santa Croce – secondo le indagini – veniva inviato alla ditta di Francesco Lerose che lo riciclava per riempimenti stradali nonostante, secondo quando emerso dall’inchiesta, non ne fosse consentita tale modalità di recupero perché avrebbe potuto rilasciare nel suolo e nelle acque solfati, cloruro e cromo. Invece sarebbe finito a tonnellate in provincia e in mezza Toscana, anche nel quinto lotto della 429 nell’empolese. L’imprenditore è stato colpito, si apprende, dalla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per quattro anni.

Il tribunale di Firenze su richiesta della Procura antimafia all’esito di un articolato lavoro di accertamenti economici e finanziari, ha applicato inoltre all’imprenditore – ritenuto dagli inquirenti anche legato alle cosche ’ndranghetiste Gallace di Guardavalle e Grande Aracri di Cutro – la misura di prevenzione patrimoniale della confisca dei beni allo stesso riconducibili per un valore di oltre 5 milioni di euro. La Direzione distrettuale antimafia – è stato spiegato – ha coordinato e svolto le indagini con il supporto investigativo di più articolazioni dei carabinieri e della Dia: comando del Noe, del gruppo carabinieri forestale, Dia centro operativo, Ros della sezione anticrimine, e sezione di polizia giudiziaria della procura. Il tribunale si sta adoperando, inoltre, nel quadro della sinergia istituzionale che coinvolge l’ufficio, più prefetture ed organi territoriali, per mettere in sicurezza i depositi oggetto di confisca, coprendo i rifiuti; ed è imminente l’inizio dei lavori.

Per quanto riguarda i due siti Lerose a Bucine e Pontedera, il punto l’ha fatto l’assessore regionale Monia Monni illustrando il piano delle bonifiche. Sul sito di Pontedera le prime operazioni di rimozione dei rifiuti partiranno il 26 gennaio, mentre sul sito di Bucine è in corso lo screening per individuare le priorità. Sul fronte giudiziario dell’inchiesta Keu la Procura, da settimane, ha notificato la chiusura delle indagini a 6 aziende e 26 indagati tra politici, dirigenti pubblici e imprenditori, con le accuse che vanno – a vario titolo – dall’associazione a delinquere finalizzata a traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale, oltre che indebita erogazione di fondi pubblici e corruzione in materia elettorale.