Empoli: "Nessun allarme scabbia all'ospedale"

L'Asl Toscana centro tranquillizza i cittadini che devono recarsi all'ospedale San Giuseppe. Nove gli operatori sanitari che si sono ammalati. "Tutti i contatti sono stati tempestivamente sottoposti a profilassi". Ecco come si trasmette la scabbia

Scabbia (foto generica)

Scabbia (foto generica)

Empoli (Firenze), 27 dicembre 2022 - "Nessun allarme scabbia nel presidio ospedaliero di Empoli e nessuna conseguenza di emergenza del personale, nè di difficoltà dei reparti". Così in una nota l'Asl Toscana centro che vuole in particolare "tranquillizzare i cittadini che devono recarsi all'ospedale San Giuseppe di Empoli". In tutto, si spiega ancora, sono nove gli operatori sanitari che hanno contratto la malattia: hanno "effettuato la terapia fra il 20 e il 21 dicembre rientrando a lavoro, come da linee guida ministeriali, 24 ore dopo il trattamento e pertanto le attività nei reparti interessati si sono svolte regolarmente e senza alcuna interruzione nè ripercussione per i pazienti ricoverati".

Per prevenire la diffusione all'interno dell'ospedale, si spiega ancora, "la direzione sanitaria, insieme all'igiene Pubblica di Empoli, ha attivato l'inchiesta epidemiologica per individuare i contatti sia fra gli operatori che fra i pazienti, come da procedura aziendale, che sono stati tempestivamente sottoposti a profilassi o sorveglianza sanitaria". La scabbia, si ricorda, "è purtroppo altamente contagiosa e, di solito, viene trasmessa attraverso un contatto prolungato tra epidermidi (occorrono da 15 a 20 minuti di contatto pelle a pelle perché si verifichi la trasmissione). I parassiti non sopravvivono più di 3-4 giorni nell'ambiente al di fuori della pelle. Gli acari non possono volare, nè saltare, e questo significa che il contagio può avvenire solo attraverso un contatto diretto con il parassita, il quale provoca la necessità di grattarsi la pelle. La scabbia è una patologia banale e il sintomo più comune è, quindi, il prurito". "Il rischio di diffusione tramite indumenti, biancheria da letto e asciugamani è molto difficile; è comunque sufficiente lavare lenzuola, coperte e asciugamani con acqua a temperatura superiore a 60 °C; i vestiti non lavabili con acqua calda e gli oggetti che non possono andare in acqua vanno tenuti da parte per una settimana, per evitare reinfestazioni. Tutte precauzioni già prese all'interno del presidio ospedaliero".