S. Verdiana da demolire Un ex sindaco è contrario

Giovanni Frediani si scaglia contro le decisioni assunte dai dirigenti sanitari della zona empolese. "Ma evitare di spendere soldi non interessa a nessuno?"

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L’ospedale Santa Verdiana verrà presto demolito per essere ricostruito a norma antisismica, dopo la chiusura nell’aprile 2013 perchè a rischio statico. Ma c’è un ex sindaco che non ci sta. Giovanni Frediani con mezzo secolo di storia politica castellana alle spalle, avendo ricoperto il ruolo di segretario del Pci, di assessore e infine di sindaco per 15 anni, dal 1975 al 1990, ha le idee molto chiare sull’argomento. Frediani ripercorre le tappe del processo di ristrutturazione della sanità toscana, in cui il Santa Verdiana è stato un tassello importante. Il processo per la Toscana centrale ha portato all’accorpamento dei servizi degli ospedali di Castelfiorentino, San Miniato e Fucecchio verso l’ospedale di Empoli.

"Per Castelfiorentino e la Valdelsa non ci si è accontentati del trasferimento di tutti i servizi di tipo ospedaliero – spiega Frediani – si è programmata addirittura la demolizione della struttura edilizia più significativa. Ciò sulla base di una perizia, ordinata dalla Asl empolese e intesa a verificare la rispondenza dell’edificio alla normativa antisismica oggi in vigore. Appare ovvio come un edificio, anche se costruito pochi anni prima delle nuove normative, non possa essere confacente a prescrizioni nate successivamente. Quindi la perizia è articolata in modo da giustificare la chiusura dell’ospedale, ma la direzione sanitaria empolese va ben oltre: demolizione".

L’ex sindaco pone l’accento anche sull’investimento di 13 milioni, comprendente i costi della demolizione, per la costruzione di una nuova struttura di dimensione ridotte rispetto all’attuale. "Perché una scelta così drastica e costosa? Si poteva richiedere uno studio sul reale costo dell’adeguamento dell’attuale struttura alle norme antisismiche. Anche perché la perizia che giustificherebbe la demolizione, chiude così: “Evidenziata con chiarezza questa situazione, si rimane a disposizione di codesta Amministrazione per le analisi ed esami dei provvedimenti da porre in essere, comprendendo esplicitamente, tra i possibili, il cambio di destinazione d’uso dell’immobile”. Poter risparmiare una spesa inutile proprio non interessa a nessuno?"