Oggi è la giornata mondiale dell’alimentazione ed è anche l’ultimo giorno della Raccolta Alimentare al Centro* Coop Empoli e al Negozio Unicoopfi di Montelupo Fiorentino. L’attenzione per il cibo negli ultimi anni è diventata sempre più sostanziale per un motivo semplice e drammatico: aumentano le persone che non riescono a sfarmasi. Come ha ricordato la presidente dell’associazione Re.So, Marinella Catagni: "La Raccolta Alimentare è un momento di grande significato in termini di solidarietà, perché consente di raccogliere prodotti alimentari donati dai cittadini, che Re.So distribuisce alle Associazioni di volontariato per sostenere i bisogni delle famiglie in difficoltà. La Raccolta Alimentare si svolge in un momento condizionato dal peggioramento delle condizioni economiche di molte famiglie,le più fragili, il cui numero è cresciuto. Per questo è ancor più necessario un aiuto che parta dalla generosità dei cittadini". Una verità inconfutabile, ma in questo giorno che celebra la nascita della Fao (16 ottobre 1945),organismo dell’Onu che si occupa dell’alimentazione e dell’agricoltura nel mondo, si impone anche una riflessione più specifica sul cibo che, come scrive il delegato Slow food per l’Empolese Valdelsa, Enrico Roccato, “ha cambiato i suoi connotati base ed è diventato una merce, non un qualcosa per alimentarsi o stare in compagnia a condividerlo, ma un prodotto con un costo e poco più“. Una condizione che ha effetti discutibili perché, scrive ancora Roccato, “andiamo a comprarlo cercando sempre di più un cibo che costi poco, spesso non pensando alla sua qualità. Ma dietro il cibo ci sono agricoltori e allevatori di cui non consideriamo l’importanza dell’impegno professionale, remunerato in maniera indecente rispetto ai guadagni fatti dalla distribuzione“. "Il cibo – conclude Roccato – ha bisogno di una politica che ne valorizzi il significato etico ed il valore intrinseco, che valorizzi i produttori locali, sostenendo politiche territoriali a favore della scelta del locale e di prodotti che garantiscano la salute di tutti". Francesca Cavini