Caro bollette, "Da 15 a 46mila euro per la luce". Supermercati stritolati dai rincari

Roberto Marzi, titolare della catena Marzi e Fulignati: "Cifre folli, abbiamo fornitori che non ce la fanno più"

Un supermercato (foto repertorio)

Un supermercato (foto repertorio)

Empoli, 2 ottobre 2022 - Da 15 a 46mila euro nel giro di un anno, una cifra talmente folle che Roberto Marzi la commenta quasi sorridendo. "E’ il conto di agosto del nostro supermercato di Sovigliana, il più ampio in termini di superficie. Se qualcuno non interviene alla svelta, non so davvero che scenari immaginarmi". La Marzi e Fulignati è una catena di supermercati di grande e media distribuzione molto conosciuta sul territorio. Il caro bollette si è abbattuto come una mannaia anche su di loro. Conti folli, bollette astronomiche ed un futuro quantomai incerto.

A preoccupare è soprattutto l’impennata dei costi della luce, che nell’ultima settimana sono addirittura tornati a crescere dopo il massiccio incremento dei giorni scorsi. "Noi – commenta ancora Marzi – nel luglio del 2021 spendevamo circa 40mila euro di luce per tutti i supermercati della catena. La bolletta del 2022 è superato quota 122mila. Per il mese di agosto devo ancora fare il bilancio collettivo, ma solo a Sovigliana, che in termini di superficie è il nostro punto vendita più grande, abbiamo ricevuto un conto da oltre 46mila euro".

Tra Empoli, Capraia e Sovigliana la Marzi e Fulignati ha cinque punti vendita, oltre al negozio a marchio Carrefour che si trova in via del Giglio. Tenere illuminato un supermercato costa caro, specialmente se pensiamo a tutto quello che c’è dietro. "Non è soltanto un problema di luce – dice ancora Marzi – ma dei frigoriferi e delle celle che per conservare gli alimenti devono rimanere accesi 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno. In questo modo è praticamente impossibile fare economia, anche se qualche strategia la stiamo comunque adottando". Un esempio sono le insegne esterne che di solito rimanevano accese anche di notte, ma che adesso vengono sistematicamente spente.

"Una scelta praticamente inevitabile – prosegue Marzi – nella speranza che ci consenta di risparmiare qualcosa. Non è bellissimo dal punto di vista estetico e forse potrebbe perfino favorire i ladri, ma sono sincero: farmi derubare potrebbe perfino costarmi meno rispetto alla bolletta che riceverei se tenessi tutte le luci accese anche di notte".

I rincari che stanno stritolando i supermercati si riflettono anche sull’impossibilità di programmare investimenti. "Ora come ora – dice Marzi – siamo tutti alla finestra in attesa di capire cosa succederà. L’auspicio è che le istituzioni corrano ai ripari e trovino il modo di sostenere le imprese, perché altrimenti sarà sempre più dura andare avanti". E non si escludono nemmeno soluzioni drastiche.

"Per adesso stiamo effettuando delle economie soltanto sul fronte interno. Se prima avevamo una luce accesa fissa nel retro – spiega Marzi – adesso abbiamo installato un sensore che la fa accendere solamente al passaggio di una persona. E un timer che la spegne dopo trenta secondi. Ma troppo in là non possiamo andare, perché le luci all’interno dell’area vendita devono rimanere accese. Tuttavia – conclude – non escludo che in futuro si debba ricorrere a soluzioni ancor più straordinarie. Di sicuro c’è che queste bollette, così come sono, rischiano davvero di mettere tutti ko".