"Caffè a 1,30 euro? Un obbligo. Ma le spese ci strozzano lo stesso"

La scelta del Bar Vittoria è stata comunicata ai clienti. "E a chi dice che ci lucriamo mostro i miei conti"

Bar Vittoria

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Empoli, 26 agosto 2022 - "L’altro ieri abbiamo ordinato il pomodoro per la pizza. Fino a sei, sette mesi fa lo pagavamo 12,60 euro al barattolo. Ora la stessa quantità costa più di 20 euro. E questo vale per tutte le materie prime che utilizziamo all’interno del bar". La voce del titolare è sconsolata. "Se andiamo avanti così – prosegue – sarà dura per tutti". Eros Condelli, nonostante la sua giovane età, è un imprenditore di lungo corso. Ad Empoli gestisce lo storico Bar Vittoria e il Bar Centrale e nei giorni scorsi ha provveduto ad una scelta drastica: con un cartello affisso davanti al bancone ha informato i clienti che da lì a poco avrebbe aumentato i prezzi. "Dato l’incremento progressivo della materia prima e del materiale per lo sviluppo dei nostri prodotti – si legge nella nota – ci troviamo costretti all’aumento di alcuni prezzi. Certi della vostra comprensione ci impegneremo a fornire sempre di più un servizio di qualità e professionalità". Nella fattispecie si parla di un incremento di 10 centesimi nella caffetteria e nella pasticceria, con una tazzina di espresso che adesso è arrivata a costare 1,30 euro.

"Ma vi assicuro – prosegue Condelli – che se parlo con il commercialista mi viene consigliato di portarlo almeno a 1,50 per rientrare delle spese. E del resto qualcuno lo sta già facendo, come ad esempio gli autogrill. Il problema è che sta aumentando tutto: anche la semplice bottiglia di acqua da mezzo litro che ora costa un euro è diventata sconveniente per noi. Considerando gli aumenti che ci sono stati per il trasporto e tutto il resto dovrebbe costare almeno 1,20 euro. Quello che ci terrei a far capire ai clienti – dice ancora – è che non si tratta di speculazione da parte nostra, né di voglia di lucrare. Siamo davvero in difficoltà nel far quadrare i conti. Molte attività sono ancora chiuse per ferie, ma vedrete che al rientro saranno tutti costretti a fare la mia stessa scelta. Anche perché di alternative non ce ne sono".

Se poi parliamo di bollette la questione si fa ancora più drammatica. "Condivido la scelta di alcuni locali di Firenze di esporre in vetrina i costi dell’energia elettrica e del gas e sì, sono pronto a farlo anche io. E’ giusto che il cliente tocchi con mano quello che dicevo prima e cioè che non si tratta di speculazione. I costi fissi sono insostenibili, prima ci se ne rende conto e meglio è. Siamo in clima di elezioni ed è su questo che dovrebbero concentrarsi i nostri politici, altrimenti – dice Condelli – per la piccola e media impresa non ci saranno speranze".

Qualcuno ha optato anche per scelte provocatorie. "Ho un collega che ad ogni scontrino aggiunge un euro per rientrare dei costi energetici, perché ritiene giusto che anche il cliente contribuisca al servizio di cui sta beneficiando. E’ certamente una decisione forte – spiega il titolare del Bar Vittoria – ma se andiamo avanti così anche questa diventerà obbligatoria. Credetemi, arriveremo al punto in cui dovremo far pagare anche l’accesso al bagno per rientrare delle spese che comporta".

E il bello è che non se ne vede la fine. "L’autunno è all e porte e le prospettive sono sempre più difficili. Nessuno gode nell’aumentare i prezzi – conclude Condelli – ma è anche l’unico modo che abbiamo per continuare a sopravvivere e dare lavoro ai tanti dipendenti che abbiamo".