Il ciglio della strada è una discarica. Tagliate le siepi, emerge il degrado

La MetroCittà si è occupata della potatura, ma i rifiuti sono rimasti

Sporco abbandonato dopo lo sfalcio dell'erba a Pozzale. Foto Gianni Nucci/Germogli

Sporco abbandonato dopo lo sfalcio dell'erba a Pozzale. Foto Gianni Nucci/Germogli

Empoli, 18 aprile 2017 - Alla fine toccherà pagare ai residenti empolesi. Nei giorni scorsi, gli addetti alla manutenzione delle strade di competenza della Città Metropolitana hanno dato una robusta sistemata alle ‘chiome’ di siepi e cespugli disposti lungo i due lati di via Valdorme Nuova, la provinciale che da via dei Cappuccini porta verso Martignana. Ed era tempo, perché le piante cresciute a dismisura impedivano la corretta visuale agli automobilisti protendendosi sulla carreggiata. Quello che forse nessuno si aspettava è quanto è emerso una volta ripulita la vegetazione: decine e decine di bottigliette di plastica da mezzo litro di acqua, contenitori per bevande o cibi (sempre in plastica), lattine di bibite e sacchettini da merendine in plastica abbandonati a terra. Una discarica distesa lungo un paio di chilometri sui due lati della strada, che gli automobilisti hanno creato nel tempo lanciando dal finestrino i ‘vuoti’ di quanto consumato durante il loro passaggio prima di entrare in città o appena usciti.

Una marea di rifiuti tutti dello stesso genere - bevande o cibo da asporto, ma soprattutto bevande - di cui si sono assai poco civilmente liberati per la strada e che sono rimasti nei cespugli ben nascosti dal ‘verde’ finché questo ‘verde’ non è stato potato e raccolto. Ora, visto che nessuno ha portato via tutti questi rifiuti, il Comune di Empoli ha già fatto sapere che si occuperà della bonifica dell’area, spesa extra che finirà per gravare sulle casse cittadine e che si sarebbe potuta evitare con po’ di buona educazione. Ma tant’è. E se i rifiuti spuntano dove l’erba viene doverosamente falciata, non va certo meglio laddove la vegetazione viene lasciata a sé, libera di crescere rigogliosa, tanto da diventare un muro impenetrabile per gli sguardi degli automobilisti.

Accade ad Avane, per l’esattezza sulla rampa di accesso al ponte che da Empoli porta alla frazione vinciana di Sovigliana. Un tratto trafficatissimo, notte e giorno: è una delle direttrici principali per uscire dalla città. A chi viene da viale Boccaccio, percorre via Magolo e deve immettersi sul ponte, non resta che fare un salto nel buio: impossibile vedere se arrivano auto da viale Europa, senza sporgersi oltre il consentinto con il ‘muso’ del veicolo. Fare capolino è un obbligo. Un obbligo pericolosissimo e facilmente revocabile. Basta una manutenzione adeguata del verde.