Banditi all’assalto del supermercato. "Ci hanno messo la pistola alla testa" / FOTO

Colpo all’orario di chiusura. Il racconto choc delle cassiere

La polizia ha raccolto le prime informazioni in negozio dopo la rapina

La polizia ha raccolto le prime informazioni in negozio dopo la rapina

Empoli, 23 gennaio 2018 - «I soldi o vi ammazziamo». Poche parole ‘rafforzate’ dalla pistola puntata alla tempia di una delle cassiere. E’ iniziato così l’incubo di clienti e personale del Penny Market di Empoli, quello sulla Tosco Romagnola. Ingresso sul retro della palazzina, ‘protetto’ da sguardi indiscreti, poco prima dell’orario di chiusura, il discount è stato assaltato da due banditi, fuggiti, svelti e coperti dal buio, dopo essersi fatti consegnare 1.600 euro. Ammonterebbe a tanto, secondo le prime informazioni, il denaro rubato, ma le stime sono ancora in corso. Quello che è certo è che, intorno alle 19.20 minuto più minuto meno, è scattata l’irruzione.

«Erano due uomini, avevano un casco grigio in testa, sollevato», hanno raccontato le vittime della rapina, sotto choc, occhi rossi, volto tirato. Davanti a loro, i poliziotti del Commissariato intervenuti sul posto per raccogliere le testimonianze e ricostruire l’accaduto. Le due dipendenti, al momento della rapina a mano armata, erano entrambe alla cassa. C’erano ancora alcuni clienti cui fare il conto e le procedure di chiusura da avviare. La porta automatica si è aperta. Un rumore familiare, niente di strano per le loro orecchie, finché i due rapinatori, uno più robusto, l’altro più alto, entrambi con il volto coperto da passamontagna e scaldacollo, si sono ‘presentati’ gridando: «Dateci i soldi o vi ammazziamo. Vi spariamo». Un italiano ‘pulito’ senza particolari accenti o inflessioni dialettali. Uno aveva la pistola in pugno, entrambi le mani protette dai guanti. Sono andati diretti alla cassa dove si trovavano le due donne, poco lontano c’erano i clienti. I presenti hanno vissuto attimi interminabili, di terrore autentico.

La cassiera ha eseguito gli ordini. Ha consegnato il denaro, i due avrebbero insistito per passare in rassegna anche gli altri registratori di cassa, salvo poi allontanarsi, senza perdere altro tempo, con il denaro tra le mani, mentre il personale dava l’allarme al 113. Non è chiaro con quale mezzo e in che direzione i banditi siano fuggiti: gli investigatori attendono risposte anche dai filmati registrati dalle telecamere della videosorveglianza. Occhi elettronici sistemati all’esterno del punto vendita, a vigilare sul cortile antistante.

La dinamica dell’accaduto, come la ‘divisa’ dei banditi, ricorda a tratti la rapina messa a segno pochi giorni fa a Cerreto Guidi. In quel caso, a finire nel mirino fu il supermercato Sigma sulla provinciale Francesca. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, impegnati in quelle indagini, ad agire furono due uomini, anche in quel caso con volto e capo coperto da passamantagna nero e casco grigio. Soltanto uno, però, entrò all’interno dell’attività.

Erano le 11.34. Con un fucile a canne mozze in mano (e non una pistola), minacciò il cassiere e si fece consegnare l’incasso per poi dirigersi alla porta, esplodere un colpo d’arma da fuoco contro la vetrata e fuggire, in compagnia del complice, rimasto fuori. Il classico ‘palo’, attento a coprire le spalle al complice all’opera.