I giorni del covid. La città corre in aiuto alla ragazza senza pc

Una grande mobilitazione di solidarietà per la studentessa che non poteva fare didattica a distanza: adesso le è stato donato un computer

La studentessa ora potrà seguire la didattica a distanza (Foto d’archivio)

La studentessa ora potrà seguire la didattica a distanza (Foto d’archivio)

Empoli, 14 novembre 2020 -  Aveva denunciato attraverso le pagine de La Nazione le difficoltà di sua figlia, studentessa del liceo artistico Virglio di Empoli, alle prese con la didattica a distanza ma senza un computer a casa. Una situazione costata alla giovanissima, "disperata e dispiaciuta al tempo stesso", giorni di assenza dalla classe virtuale non certo per sua volontà, con la mamma, L.M., impossibilitata a sbloccare la situazione nonostante le segnalazioni fatte alla scuola ed esasperata a tal punto da fare appello a chiunque potesse dare loro una mano.  

E la risposta della città non si è fatta attendere: più di un benefattore si è fatto avanti per cercare di trovare una soluzione e di farlo in tempi stretti così da permettere alla studentessa la possibilità di seguire le lezioni, come dovrebbe essere garantito a tutti. Già, il tanto sbandierato diritto allo studio, definito anche sul sito web del Miur, sigla che sta per ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, dove si legge ‘tutti i bambini e i ragazzi di età inferiore ai 18 anni, italiani e stranieri, presenti in Italia hanno diritto all’istruzione’, si legge nella pagina dedicata. Eppure, in tempi di didattica a distanza, fra il dire e il fare c’è di mezzo una strumentazione che non è scontato sia a disposizione in ogni casa. Così era, fino a ieri, nella famiglia della giovanissima studentessa empolese. Fino a quando un computer donato per darle una mano ha varcato la soglia dell’abitazione, dove la gioia ha finalmente preso il posto della frustrazione. Quella di una mamma, alle prese con il senso di colpa di non poter aiutare la sua bimba, quello di un’alunna in ‘stand by’. "Voglio ringraziare tutti coloro che si sono fatti avanti, che si sono impegnati per noi, che ci hanno ascoltato e dato voce – sottolinea L.M. –. A chi ci ha dedicato un pensiero e a chi ha messo a disposizione di mia figlia gli strumenti adeguati per poter fare lezione, dopo due settimane di assenza, va tutta la nostra gratitudine".  

S. P.