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Quotidiani supereroi Roberto Lazzeri è il nuovo ’IronMan’ Impresa in Danimarca

Il ragioniere 48enne ha vinto il titolo ed è diventato ’uomo di ferro’. Una prova durissima: 3.800 metri a nuoto, 180 km in bici e 42 di corsa. "Quando percorri il tappeto rosso alla fine senti emozioni indescrivibili".

Quotidiani supereroi Roberto Lazzeri è il nuovo ’IronMan’ Impresa in Danimarca

"Correre gli ultimi metri su quel tappeto rosso è stata un’emozione indescrivibile". Lo speaker pronuncia la fatidica frase: "Roberto, you are an IronMan". "Quelle parole ti fanno accapponare la pelle ed esplodi in un pianto liberatorio". E’ tutto vero: Roberto Lazzeri, 48 anni, ragioniere di Montelupo Fiorentino, da oggi ha un secondo nome, quello di "uomo di ferro", etichetta detenuta dalla World triathlon corporation.

In famiglia tutti andavano in bici. Perché non provarci? Da piccolo, Lazzeri prendeva in prestito quella di babbo Sergio per farsi un giro. E intanto, la passione per lo sport cresceva. E’ cresciuta talmente tanto da portarlo, con Firenze Triathlon, a partecipare all’IronMan Copenaghen-Danimarca, competizione di triathlon di lunga distanza in cui si combinano tre sport: nuoto, ciclismo e corsa. Una gara impossibile per molti. Ma non per tutti. La missione? Si traduce in 3.800 metri di bracciata dopo bracciata, poi si salta in sella per altri 180 chilometri di bicicletta e se ne aggiungono infine 42 di corsa. Roba da supereroi. "Sono uno sportivo da sempre - racconta Lazzeri di ritorno dalla competizione - Da bambino ho provato molti sport, principalmente calcio e pallavolo. In seguito mi sono appassionato alla corsa e grazie a questa ho conosciuto i Montelupo Runner’s, gruppo podistico con cui ho condiviso le prime corse agonistiche". Fino ad arrivare alla Maratona, sogno di ogni podista. "Un giorno per caso ho assistito ad una gara di Triatlhon. Mi sono innamorato subito. La voglia di mettermi in gioco ha fatto il resto". Dalla prima gara a Tirrenia nel 2014 (distanza super sprint 400metri a nuoto, 10 chilometri in bici e due e mezzo a corsa) non ha più smesso. "L’ambizione di ogni atleta è l’IronMan. La preparazione richiede tempo e sacrifici. Ed evidentemente ne è valsa la pena".

Prima del lavoro, l’allenamento, spesso al mattino presto. Poi doccia, colazione e via in ufficio per poi allenarsi nuovamente in pausa pranzo prima di rientrare alla scrivania. Lazzeri per centrare l’obiettivo non si è fermato neppure nei week-end, sostenuto dalla compagna Jessica, prima supporter in questa avventura adrenalinica.

"Già nel 2019 avevo fatto l’IronMan di Cervia, ma sentivo il desiderio di rimettermi alla prova. Con i compagni del Firenze Triathlon abbiamo deciso di andare a Copenaghen". Il resto è storia. Non una novità per Montelupo Fiorentino che già detiene un piccolo record: il primo IronMan nel 2016 fu l’allora consigliere comunale Daniele Mancini. "Ora Montelupo ha un altro IronMan - ha commentato l’assessore allo Sport Simone Focardi - Grande prestazione, con tasso di difficoltà elevatissimo, per Roberto Lazzeri in Danimarca. Complimenti da parte di tutta l’amministrazione comunale. Oltre alla ceramica e al vetro, produciamo anche ferro. Anzi, uomini di ferro".

Ylenia Cecchetti