C’è un pacco di biscotti leggermente ammaccato su un fianco, ma anche una bottiglia d’olio con l’etichetta macchiata, o una confezione da un chilo di riso che si è rotta nel trasporto. "Tutte cose – fa sapere la presidente di Reso, Marinella Catagni – che le persone non acquisterebbero mai dallo scaffale di un supermercato. E così le catene della grande distribuzione mandano tutto al macero". Che vuol dire buttare al vento tonnellate e tonnellate di cibo buono da mangiare, non certo l’ideale in un periodo in cui la crisi morde più di prima. "Siamo in contatto con 35 associazioni del territorio. Il nostro lavoro – dice ancora Catagni – consiste nel recuperare il cibo che non va sugli scaffali dei supermercati e che in caso contrario finirebbe al macero. Lo prendiamo e lo distribuiamo a chi poi si occupa delle persone bisognose". L’attività viene svolta interamente da volontari e il loro obiettivo è far sapere a quante più persone possibile che esiste la possibilità di donare tutte quelle cose che altrimenti verrebbero buttate via. "Non ci occupiamo solo di generi alimentari, come nel caso del tandem donato ad Alberto – prosegue ancora la presidente Catagni – anche se nella stragrande maggioranza dei casi trattiamo proprio le cose da mangiare". Tra queste c’è anche la frutta, che viene distribuita ogni settimana. "Non avete idea di quante cose buone vengano mandate al macero soltanto perché non risultano belle alla vista". Reso ha sede in uno dei locali di via Magolo ad Avane, sotto la vela Margherita Hack. "Siamo qui da vent’anni e ci occupiamo di tutti i Comuni del territorio Empolese Valdelsa più quello di Lastra a Signa. Ci autofinanziamo con i mercatini che vengono fatti due volte all’anno e spesso facciamo anche dei buoni che poi vengono dati alle associazioni per acquistare beni di prima necessità. Ogni anno – conclude Catagni – vengono buttate via tonnellate e tonnellate di cibo e frutta dai mercati all’ingrosso. Noi accettiamo con piacere di ricevere prodotti da aziende, negozi e supermercati". Reso ha la possibilità di gestire sia alimenti in scatola e a lunga conservazione che surgelati e prodotti freschi, ma vengono accettati molto volentieri anche prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa. t.c.

Cronaca

C’è un pacco di biscotti leggermente ammaccato su un fianco, ma anche una bottiglia d’olio con l’etichetta macchiata, o una confezione da un chilo di riso che si è rotta nel trasporto. "Tutte cose – fa sapere la presidente di Reso, Marinella Catagni – che le persone non acquisterebbero mai dallo scaffale di un supermercato. E così le catene della grande distribuzione mandano tutto al macero". Che vuol dire buttare al vento tonnellate e tonnellate di cibo buono da mangiare, non certo l’ideale in un periodo in cui la crisi morde più di prima.
"Siamo in contatto con 35 associazioni del territorio. Il nostro lavoro – dice ancora Catagni – consiste nel recuperare il cibo che non va sugli scaffali dei supermercati e che in caso contrario finirebbe al macero. Lo prendiamo e lo distribuiamo a chi poi si occupa delle persone bisognose". L’attività viene svolta interamente da volontari e il loro obiettivo è far sapere a quante più persone possibile che esiste la possibilità di donare tutte quelle cose che altrimenti verrebbero buttate via. "Non ci occupiamo solo di generi alimentari, come nel caso del tandem donato ad Alberto – prosegue ancora la presidente Catagni – anche se nella stragrande maggioranza dei casi trattiamo proprio le cose da mangiare". Tra queste c’è anche la frutta, che viene distribuita ogni settimana. "Non avete idea di quante cose buone vengano mandate al macero soltanto perché non risultano belle alla vista".
Reso ha sede in uno dei locali di via Magolo ad Avane, sotto la vela Margherita Hack. "Siamo qui da vent’anni e ci occupiamo di tutti i Comuni del territorio Empolese Valdelsa più quello di Lastra a Signa. Ci autofinanziamo con i mercatini che vengono fatti due volte all’anno e spesso facciamo anche dei buoni che poi vengono dati alle associazioni per acquistare beni di prima necessità. Ogni anno – conclude Catagni – vengono buttate via tonnellate e tonnellate di cibo e frutta dai mercati all’ingrosso. Noi accettiamo con piacere di ricevere prodotti da aziende, negozi e supermercati". Reso ha la possibilità di gestire sia alimenti in scatola e a lunga conservazione che surgelati e prodotti freschi, ma vengono accettati molto volentieri anche prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa.
t.c.

Quel cibo che non va sugli scaffali  "Noi lo diamo a chi ne ha bisogno"    

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