Ponte sull’Arno, svolta per la viabilità. "L’opera sarà pronta entro il 2024"

Anas ha aggiudicato i lavori: il collegamento fra Capraia e Limite e Montelupo Fiorentino si farà in tempi record

Lavori in un cantiere

Lavori in un cantiere

Empolese Valdelsa, 1 ottobre 2021 - Ci siamo . "La Toscana riparte con le infrastrutture". E lo fa dall’Empolese Valdelsa. Non sembra vero ma in tempi record - 5 anni anziché 20, come ce ne vogliono in media tra progetto, acquisizione dei pareri e gara per l’aggiudicazione - il sospirato ponte tra Montelupo Fiorentino e Capraia e Limite diventa realtà. Sta per scattare l’ora ’X’ per la viabilità della nostra area.

Anas infatti ha aggiudicato i lavori per la realizzazione del nuovo ponte, asse viario che collegherà la strada statale 67 ’Tosco Romagnola’ con la strada provinciale 106 nei comuni di Capraia e Limite, Montelupo Fiorentino ed Empoli.

ùL’intervento è stato presentato dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che l’ha definito "un’opera di grande valenza regionale, uno degli obiettivi di questa legislatura, frutto di un grande lavoro di squadra portato avanti grazie all’impegno del Cipe, a livello nazionale, della Regione, della Città metropolitana e dei Comuni interessati".

«Per la Toscana - ha proseguito Giani - è sicuramente un salto di qualità. Ad oggi dal ponte di Sovigliana a Empoli fino al ponte all’Indiano a Firenze non esiste un attraversamento che possa trasferire il traffico pesante da una parte all’altra dell’Arno. Questo è dunque il primo vero grande ponte che finalmente potrà dare ossigeno a entrambe le sponde e soprattutto favorire l’area artigianale e industriale nel collegamento tra Limite e la operosa Montelupo".

Il cronoprogramma è già pronto. Ci vorranno 90 giorni per la redazione del progetto esecutivo, altri 365 per il monitoraggio ambientale ante operam (le attività propedeutiche all’inizio dei lavori come la bonifica da ordigni bellici dovrebbero prendere il via a novembre) e 730 giorni per l’esecuzione dei lavori che dovrebbero concludersi a maggio 2024. "Il ponte è il tassello di un puzzle che si sta componendo - ha spiegato l’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli - La visione è quella di un progetto complessivo che è fatto di strade, di ferrovie, piste ciclabili e di tranvie".

«Pezzi importanti su cui stiamo puntando - ha aggiunto il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella - per renderanno più unito il territorio metropolitano". L’investimento complessivo ammonta a 31,7 milioni di euro ripartiti tra Anas, Regione, Città Metropolitana e Stato tramite risorse del Fondo sviluppo e coesione stanziate dal Cipe, che la Regione ha deciso di destinare all’intervento. A questo si aggiunge un impegno di 600mila euro ciascuno da parte dei Comuni di Capraia e Limite, Montelupo Fiorentino, Empoli e Vinci.

Comune capofila è Capraia e Limite, rappresentato da Alessandro Giunti: "Un intervento che aspettavamo da tempo - ha dichiarato il sindaco - Finalmente il mio Comune avrà uno sbocco alternativo al sottopasso di Montelupo, difficilmente praticabile e sempre intasato. Saremo collegati alla Fi-Pi-Li e anche la nostra area industriale ne beneficerà diventando competitiva e appetibile. Con questa opera strategica anche i capannoni abbandonati torneranno a nuova vita".

«Passeranno molte cose da quel ponte - ha dichiarato il sindaco montelupino Paolo Masetti - Le auto, le persone e l’orgoglio dei cittadini. Cercheremo un simbolo che possa rappresentare l’unione tra le due rive e i 4 comuni. Quest’opera si inserisce sulla coda di un periodo terribile. Lo prendiamo come un messaggio di speranza infrastrutturale".

Il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia ha sottolineato l’importanza strategica dell’opera "che interesserà più di 100mila cittadini e avrà l’Arno come asse centrale. Mi auguro che i tempi siano adeguati a quelli impiegati per la progettazione". E a proposito di tempismo, la riflessione del vicesindaco di Empoli Fabio Barsottini. "Non è banale raccontare la storia di un’ opera pubblica in un periodo di crisi dal quale stiamo uscendo, dovuto alla pandemia. Rappresenta un elemento di credibilità per le istituzioni".

Ylenia Cecchetti