EMPOLI Più letti a intensità di cura e una presa in carico centralizzata per i ricoverati al San Giuseppe affetti da ictus cerebrale. La ’Stroke Unit’ dell’ospedale è stata implementata con l’obiettivo di assicurare un’assistenza orientata alla centralità della persona, garantire ai pazienti una presa in carico senza necessità di spostamenti e armonizzare i rapporti tra ospedali, oltre che tra ospedale e territorio. La direzione della Stroke Unit è affidata alla Medicina Interna 2, diretta dal dottor Luca Masotti con la collaborazione della Neurologia, diretta dal dottor Leonello Guidi, in termini di consulenza strutturale. L’ unità è coordinata dalla dottoressa Elisa Grifoni, esperta di patologia vascolare e malattie tromboemboliche. Con la nuova organizzazione vengono aggiunti alcuni letti a più alta intensità di cura dotati di strumenti per la rilevazione multiparametrica tramite telemetria. Il numero di pazienti con stroke ricoverati nel setting dedicato variano da 8 a 14, generalmente 10-12. La maggiore complessità medico-assistenziale di questi pazienti comporta la necessità di elevare per alcuni di questi, specie nella fase iperacuta delle prime 48-72 ore, l’intensità dell’assistenza e del monitoraggio clinico. Al San Giuseppe ogni anno vengono ricoverati circa 600 pazienti affetti da stroke o con sintomi che possono simulare uno stroke. "Sono estremamente soddisfatto di questo risultato – commenta il direttore del Dipartimento delle Specialistiche Mediche, Giancarlo Landini - Un ospedale grande come il San Giuseppe di Empoli non può non avere un reparto dedicato all’ictus cerebrale. Oggi abbiamo fatto il primo passo in questa direzione".