Piscina chiusa, è un bagno di polemiche. Scontro sui social tra il sindaco e Aquatempra

Il gestore assicura di "aver fatto di tutto per scongiurare la decisione". Dal Comune: "Bilanci in regola solo perché noi paghiamo i debiti"

Gli aumenti dei costi delle bollette stanno mettendo in ginocchio l’attività della piscina

Gli aumenti dei costi delle bollette stanno mettendo in ginocchio l’attività della piscina

Empoli, 6 marzo 2022 - Che i nervi fossero tesi lo si è appreso dal post che il sindaco di Empoli Brenda Barnini ha pubblicato nella tardissima serata di venerdì in risposta alla comunicazione, da parte di Aquatempra, della chiusura della piscina di Empoli a partire da domani. Il primo cittadino, nello spiegare le motivazioni della decisione, ha dato conto di un paio di lettere recapitate nell’arco di un mese – una informale, l’altra ’ufficiale’ – in cui si chiedeva al soggetto gestore di azzerare i costi energetici e di predisporre la chiusura dell’impianto a partire dal mese di marzo. Una richiesta inevitabilmente legata all’aumento dei costi di luce e gas (diventati insostenibili per un Comune le cui risorse sono direttamente collegate ai bilanci di Aquatempra) ma puntualmente disattesa dal gestore, che oggi si difende dalle centinaia di commenti negativi sui social assicurando di aver "fatto di tutto per evitare la chiusura" e pubblicando una nota in cui dipinge scenari davvero inquietanti sul futuro suo e della piscina.

«La lettera – scrive Aquatempra – ci dice che per l’anno 2022 il Comune non potrà più garantire alcun sostegno finanziario per fronteggiare il calo dei ricavi derivanti dalla pandemia (stimato nell’ordine di un -54 per cento rispetto al 2019), limitandosi a erogare solo quello che era stato previsto nel contratto stipulato nel 2019. Con la richiesta di azzerare i costi energetici e con la decisione di eliminare ogni supporto finanziario ad Aquatempra per compensare gli effetti della pandemia, il Comune ci ha di fatto imposto di chiudere. Se errori sono stati fatti pensiamo che vadano ricercati in altre sedi, ma non certo presso di noi che siamo una società a controllo pubblico".

E’, ovviamente, una questione di soldi. E le cifre pubblicate dal sindaco Barnini sono chiare come il sole, cosi come lo è la risposta fornita, sempre sui social, dal sindaco Barnini alla vice presidente di Aquatempra Simona Gelli: "Avete un bilancio da far tornare e finora lo avete sempre fatto solo perché i comuni hanno ripianato tutti i debiti". Parlando di numeri, Empoli ha stanziato 362mila euro a favore della piscina per il 2022, ma se il trend del costo dell’energia continuerà la sua corsa, sicuramente la cifra non basterà. Già a novembre 2021 il gas era aumentato di quasi il 100 per cento rispetto all’omologo periodo in epoca pre-Covid, salendo al 121 per cento a dicembre addirittura al 172 per cento a gennaio. Il sindaco Brenda Barnini, di fronte all’impossibilità di continuare a finanziare questi aumenti pena il taglio di altri servizi essenziali erogati dal Comune, non avrebbe insomma avuto scelta circa l’impianto di viale delle Olimpiadi. "A gennaio 2020, per gas e luce, la piscina ha speso 18.159 euro, a gennaio 2022, 42.546 euro. E’ un aumento insostenibile. Spero che il Governo si renda conto al più presto delle difficoltà dei Comuni". In ogni caso, aggiunge il sindaco, "è nostra premura darsi da dare affinché l’impianto possa riaprire al più presto".

Per questo l’amministrazione comunale si relazionerà nei prossimi giorni con il gestore per capire come affrontare questa fase di crisi. E mentre l’assessore Biuzzi parla di decisione presa "non certo a cuor leggero", gli utenti si lamentano per la gestione della comunicazione. Barnini spiega: "L’indicazione che avevo dato in modo informale più di un mese fa non è stata recepita e quindi abbiamo dovuto mandare una lettera ufficiale". Risponde Aquatempra. "Abbiamo provato a far capire che chiudere la piscina ora non ci sembrava la migliore delle soluzioni e per diversi giorni abbiamo vissuto nell’illusione che le nostre osservazioni avessero scongiurato il rischi. Per questo motivo abbiamo continuato a svolgere regolarmente la nostra attività fino a che il Comune non ci ha intimato di azzerare i costi energetici. Ora è evidente che l’unico modo per ottenere tale risultato è quello di chiudere la piscina per poi riaprirla in estate".