Prende a pugni la mamma per i soldi della droga

Arrestato un ventenne dopo l’esplosione di violenza

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno arrestato il giovane

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno arrestato il giovane

Empoli, 9 giugno 2018 - La madre non gli ha dato i soldi per comprarsi l’ennesima dose di droga e lui, per tutta risposta, l’ha picchiata di santa ragione, prima di distruggere casa. L’ha presa a pugni, fuori di sé, affamato di quella sostanza stupefacente del quale è ormai schiavo. E’ successo ieri mattina a Empoli, nella casa dove il giovane, un volto noto per le forze dell’ordine, vive con la mamma e il fratello più piccolo, ancora minorenne. E’ stato proprio quest’ultimo a dare l’allarme e a far scattare l’arresto di L.F., 22 anni, gravato da precedenti di polizia. E’ finito in manette con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. A incastrarlo sono stati i carabinieri della stazione di Empoli.

Appena la centrale operativa del 112 ha ricevuto la chiamata con la richiesta di aiuto, i militari della Compagnia di via Tripoli si sono recati sul posto, trovandosi davanti agli occhi una scena straziante. In casa c’era la donna che, sgomenta ed esasperata, ha raccontato tutto di un fiato dell’episodio di follia e botte. 

Non il primo di cui è stata vittima nelle ultime settimane. Ieri mattina, la rabbia del 22enne è esplosa improvvisa, dopo aver chiesto ripetutamente alla madre il denaro necessario per acquistare una dose di sostanza stupefacente. Di fronte al rifiuto della donna, ha dato in escandescenze colpendola al volto con un pugno e insultandola con toni aspri e minacciosi. 

Il tutto sotto gli occhi del fratello minore appena 17enne, spettatore di botte e offese all’indirizzo della mamma. Neppure all’arrivo dei militari L.F. è riuscito a contenere il suo stato d’ira: si è accanito su vari suppellettili e arredi presenti all’interno della casa, ormai troppe volte teatro di aggressioni e maltrattamenti. Il 22enne tossicodipendente era già stato denunciato dalla madre: nell’ultimo periodo più che mai, aveva mostrato un comportamento così pericoloso e violento da instaurare tra le mura domestiche un clima di autentico terrore. Un incubo spezzato ieri mattina dall’intervento degli uomini dell’Arma che hanno arresto L.F. per poi trasferirlo nel carcere fiorentino di Sollicciano a disposizione della procura.