Operai clandestini al lavoro, titolare di azienda nei guai

Sono scattate denuncia, sospensione dell'attività e multe per oltre 10mila euro

Le indagini sono state svolte dai carabinieri

Le indagini sono state svolte dai carabinieri

Montaione, 1 dicembre 2017 - Impiegava manodopera clandestina nella sua azienda. Così è incappato in denuncia, sospensione dell’attività e multe per oltre 10mila euro. Tanto è costato al titolare di un’azienda con sede a Montaione che si occupa di tagli boschivi l’aver assoldato degli irregolari.

A far emergere un quadro di illegalità sono stati alcuni servizi di controllo svolti dai carabinieri della stazione di Montaione insieme a Nucleo ispettorato del lavoro di Firenze e dai militari della stazione carabinieri forestali di Empoli.

La task force è entrata in azione nell’ambito di una campagna che ha messo nel mirino il settore agricolo e forestale. E proprio in quest’ultimo si inseriva la realtà montaionese finita nei guai. A partire dal titolare, I. Z., un 41enne di origini ucraine. E’ stato denunciato per occupazione di manodopera clandestina. Durante il controllo da parte degli uomini dell’Arma, sono stati sorpresi, impiegati al lavoro in quella ditta, tre uomini, due montenegrini e un marocchino, tutti di età compresa tra i 26 e i 32 anni, irregolari sul territorio nazionale. Dunque, clandestini e pertanto anche loro denunciati: ingresso e soggiorno illegale nel territorio nazionale, questo il reato loro contestato.

L’attività è stata sospesa in quanto i lavoratori irregolari rappresentavano, dati alla mano, oltre il 20 per cento del totale di quelli impiegati, in tutto sette. Un quadro di assoluta gravità che al titolare, oltre alla denuncia e alla sospensione dell’attività, è costato anche un bel gruzzoletto in termini di uscite di cassa: per l’impiego dei lavoratori clandestini, gli sono state elevate contravvenzioni per oltre 10mila euro. Ma gli accertamenti da parte dei carabinieri, con l’ausilio dei colleghi forestali e del Nucleo ispettorato del lavoro non si fermano qui. La campagna prosegue con il preciso intento di svolgere ulteriori verifiche per scovare eventuali violazioni in materia di boschi, territori montani e relative al rispetto del vincolo idrogeologico, della difesa del suolo e della tutela delle zone di particolare interesse ambientale. Un ambito vasto e da monitorare con scrupolo.