"Ognuno di noi ha il suo se"

Migration

Romanziere, giornalista, saggista, comunicatore. E inventore di biografie ipotetiche. Il vincitore del "Boccaccio 2022", sezione Narrativa è Alessandro Zaccuri che nel romanzo "Poco a me stesso" ci porta dentro l’affascinante dimensione del se. Cosa avrebbe potuto essere e non è stato…Alessandro Manzoni? E se le persone che hanno ruotato attorno al suo vissuto avessero fatto scelte diverse? Dopo la lettura dell’attrice Lucia Poli di alcuni passaggi del libro di Zaccuri, a tu per tu con l’autore. "Il mio romanzo - ha raccontato Zaccuri - ha avuto forme e trame diverse. Sapevo però che la storia sarebbe stata questa. Una sorta di sliding doors nella vita di Giulia Beccaria". Il matrimonio di convenienza con Pietro Manzoni, la nascita di un figlio che ha altro nome rispetto ad Alessandro Manzoni. La creazione di un personaggio, Evaristo Tirinnanzi, "un uomo molto contemporaneo nella condizione in cui vive, una condizione che tanti oggi avvertono: quella di vivere una vita che non è quella che ci appartiene". E se ci fosse stato un errore? Il protagonista di "Poco a me stesso" sente che sì, c’è stato. "Ognuno di noi, dopotutto - conclude Zaccuri - ha il suo se". La sfida è stata quella di lavorare a un feuilleton. Ed ora, altri progetti. "Mi piacerebbe riprendere alcuni personaggi e alcune situazioni di un mio romanzo breve di qualche tempo fa - dice Zaccuri pensando al futuro - Si tratta de Lo spregio. Comporne una piccola trilogia. Ma è ancora presto per parlarne, considerato che per scrivere ’Poco a me stesso’ ho impiegato più di vent’anni".

Y.C.