L'amarezza dei volontari offesi durante la bomba d'acqua. "E' ignoranza pura"

Sconcerto per le offese ricevute dai volontari intervenuti in soccorso della popolazione a Stabbia

I volontari in azione a Stabbia (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

I volontari in azione a Stabbia (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

Empoli (Firenze), 17 agosto 2022 - “Non volete il nostro aiuto? Benissimo… Me ne torno a casa sul divano… Io son buono e caro, ma se mi fanno arrabbiare…”. Si sfoga così, via social, un volontario di Anpas Toscana. Quanto è successo a Stabbia, nell’empolese, quando alcuni residenti colpiti dal maltempo se la sono presa proprio coi volontari, intervenuti ancora una volta per dare una mano alla popolazione, ha a dir poco dell’incredibile. La polemica non si placa. E l’amarezza è tanta. “E’ naturale che sul momento prevalga la frustrazione - dice Dimitri Bettini, presidente regionale di Anpas -. Il volontario, aggredito, lì per lì pensa di mollare ma poi non lo fa, perché agisce col cuore. Certo, la rabbia è tanta. Proprio da Stabbia, dove intervenimmo anni fa dopo una tromba d’aria, non me lo sarei aspettato”.

E ancora: “E’ la prima volta che succede una cosa del genere in Protezione civile - prosegue Bettini -. Quando siamo in servizio sull’ambulanza capita, sì. Le persone purtroppo pensano sempre di sapere a prescindere come vanno fatte le cose. Il nervosismo crescente si mescola alla perdita del senso di comunità e di solidarietà. Mi domando quanti effettivamente di quei cittadini sappiano installare un’idrovora…”.

“27 anni fa, come ora - racconta sempre via social Marco - Nel 1995, quando ho cominciato a fare il volontario, quando arrivavi su un’emergenza ti contestavano sempre il tempo che avevi impiegato per arrivare. La storia è sempre la stessa… siamo sempre quelli che arrivano tardi, mal equipaggiati. Eppure abbiamo lasciato la cena nel piatto. E spaliamo fino alle 5 di mattina anche se poi alle 7 entriamo a lavoro”. La maggior parte dei cittadini è dalla parte dei volontari. Ma allora com’è possibile che qualcuno si sia permesso di offendere persone che donano il loro tempo per aiutare chi si trova in difficoltà? «Non sapete neanche quello che state facendo, fareste meglio a levarvi di torno», una delle tante offese piovute addosso ai volontari.

Di base c'è solo ignoranza - osserva Giovanni, un altro volontario - Molti pensano che siamo stipendiati dalle istituzioni oppure che tramite il volontariato si possa fare chissà quale carriera”. E Rino: “Molte persone non sanno neanche cosa vuol dire volontariato. Anche a me è capitata la stessa cosa anni fa a Pontedera e a Marina di Campo, ma non mi sono fatto scoraggiare”.