Una scuola da 15 milioni di euro

Il progetto di Montespertoli ispirato ai migliori istituti del mondo

 Il sindaco Mangani e l’architetto Francesca Di Natali

Il sindaco Mangani e l’architetto Francesca Di Natali

Montespertoli (Firenze), 11 aprile 2019 - Il modello è quello delle scuole danesi dove l’architettura e la pedagogia si fondono per dare forma a strutture all’avanguardia sotto tutti i punti di vista: ambientale, didattico, tecnologico. Dopo lo scambio culturale a Copenaghen, la certezza di voler esportare l’esperienza a Montespertoli. Il nuovo plesso scolastico (infanzia, elementari e medie) che sorgerà nel capoluogo, è, a detta del sindaco Giulio Mangani "il progetto più importante della legislatura".

Un investimento da 15 milioni di euro escluso dal concorso Scuole innovative d’Italia a causa di un mancato esproprio dei terreni che ora invece sarà effettuato. Con l’imminente approvazione in Consiglio del piano attuativo, infatti, l’amministrazione comunale avvierà l’iter per gli espropri dei terreni interessati. Si tratta di un progetto di urbanizzazione che riguarderà l’area sottostante il piazzale Caduti nei Lager, nella zona in cui è prevista anche la nuova Casa della Salute. L’intervento dell’amministrazione Mangani, in scadenza di mandato, si fermerà a questo step: i passi successivi verranno decisi dal suo successore.

"L’investimento – ha spiegato Mangani – è stato possibile grazie all’attuale situazione finanziaria del Comune. Avendo azzerato l’indebitamento, l’Ente potrà finanziare il progetto interamente con risorse proprie. È un lascito progettuale per la prossima amministrazione". Aule di 50 metri quadrati con un’appendice dedicata al lavoro per singoli o gruppi. Una disposizione degli spazi inedita, ideata in funzione della didattica, con spazi comuni, bagni e refettori adiacenti a ogni sezione e poi laboratori e auditorium.

Un occhio di riguardo al risparmio energetico: l’orientamento architettonico sarà bioclimatico e i materiali di costruzione e gli accorgimenti impiantistici punteranno sull’autosufficienza energetica. "Ogni aula – ha affermato l’architetto comunale Francesca Di Natali, che ha elaborato il progetto – avrà spazi flessibili con pannelli mobili da utilizzare all’occorrenza. L’agorà accoglierà attività didattico-motorie come lo yoga o le arti marziali".

Tutto questo per applicare in maniera esemplare il modello Senza Zaino, già in vigore nelle scuole del territorio, e trasmettere al bambino l’idea di casa facendolo sentire in un ambiente familiare e domestico. A presentare il rendering del nuovo distretto scolastico anche l’assessore all’istruzione Cinzia Farina.

"L’ampia area agricola individuata per la realizzazione del polo ci porterà a dover ripensare un pezzo di città. Serviranno opere propedeutiche alla realizzazione degli edifici, relative alla viabilità, per esempio". Nei vecchi edifici scolastici, con ogni probabilità, saranno ricollocati alcuni servizi comunali.