Musica alta e soci senza tessera Nei guai un locale a Brusciana

La denuncia sarebbe partita dopo alcune segnalazioni. Ma i gestori si difendono. "Tutto risolto, siamo in regola"

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L’ordinanza di chiusura sarebbe scattata perché all’interno della pizzeria adiacente al circolo Arci di Brusciana erano presenti diverse persone sprovviste di tessera, senza contare la musica a tutto volume che nei giorni precedenti avrebbe disturbato il vicinato. E’ quanto accaduto alla periferia di Empoli all’inizio dello scorso mese di luglio: dopo un sopralluogo della polizia municipale, arrivato in seguito ad alcune segnalazioni, sono state infatti rilevate diverse irregolarità. All’interno del locale erano presenti 47 persone, 14 delle quali sprovviste di tessera associativa. Qualcuno di loro assisteva all’esibizione musicale dal vivo, che tra l’altro era stata pubblicizzata sui social nei giorni precedenti, mentre altri stavano consumando alimenti e bevande. Secondo quanto riportato nel testo dell’ordinanza, tutto questo sarebbe stato possibile soltanto nei confronti dei soci, ma non del pubblico normale. Ravvisata quindi la necessità di ordinare la cessazione dell’attività di somministrazione e pubblico spettacolo, la Polizia Municipale provvedeva ad inoltrare ai gestori del locale la comunicazione dello stop. Nei prossimi giorni, poi, dovrebbe arrivare anche la multa, che si preannuncia piuttosto salata.

Sono però gli stessi titolari a ribadire di aver fatto tutto in buona fede, sottolineando come la pizzeria, al momento, sia regolarmente aperta. "In realtà il provvedimento non parla di una vera e propria chiusura – spiega il presidente del Circolo, Giuliano Cecconi – ma semplicemente di una sospensione della somministrazione a chi non è socio. Per questo abbiamo potuto continuare regolarmente la nostra attività, facendo sottoscrivere la tessera a tutti i clienti che non ne erano ancora in possesso. Adesso sperò solo che la multa non sia di grande entità – conclude – altrimenti ci metterebbe veramente in difficoltà. Dall’Amministrazione, comunque, ci hanno rassicurato che cercheranno di venirci incontro".

A detta degli stessi titolari, però, ciò che ha dato più fastidio è stato il brusco modo di fare dei vigili urbani autori del controllo. "Si sono presentati in cinque, di cui uno è rimasto fuori di ’guardia’ – racconta la titolare della pizzeria, Resi Salvadori – chiedendo tessere e documenti d’identità a tutti i presenti, oltre a pretendere da me dai vari permessi agli hccp dei dipendenti, che per altro non è di loro competenza. Hanno praticamente rivoltato il locale come un calzino verbalizzandomi di tutto e di più dalla mancanza della firma su un cartello di “vietato fumare” a delle imprecisioni sull prese di corrente, fino al cartellone della Sammontana affisso fuori dall’entrata, che mi hanno fatto rimuovere".

"Tante persone si sono spaventate – conclude Salvadori – tra cui un ragazzo disabile che è stato tutto il tempo a piangere senza che nessuno degli uomini in divisa si preoccupasse di tranquillizzarlo. Purtroppo è da quando ho aperto che stiamo lottando con le segnalazioni degli abitanti della zona, che da anni ormai contestato di tutto al Circolo. Siamo snervati".