Multiutility, referendum ok Ma è corsa contro il tempo

La commissione garante accoglie il quesito del comitato ’Trasparenza per Empoli’. Manca però il regolamento e l’iter burocratico deve concludersi entro l’anno .

Multiutility, referendum ok  Ma è corsa contro il tempo
Multiutility, referendum ok Ma è corsa contro il tempo

EMPOLI

Ok alla possibilità di un referendum abrogativo, ma sarà una corsa contro il tempo per far sì che i cittadini possano esprimersi sull’annullamento della delibera con la quale l’amministrazione ha avviato il processo di creazione della Multiutility con quotazione in borsa. Se da una parte il comitato Trasparenza per Empoli – che ha presentato il quesito alcuni mesi fa, insieme a un altro che riguardava la possibilità dell’amministrazione di opporsi alla realizzazione di impianti di trattamento termico dei rifiuti; ritenuto non ammissibile – esprime soddisfazione, dall’altra non nasconde preoccupazione. "Purtroppo – spiega il portavoce del comitato, Marco Cardone – prima di poter procedere con la raccolta di 3500 firme c’è da attendere che l’amministrazione comunale adotti un regolamento apposito che manca da tempo, in assenza del quale, o anche per sua tardiva adozione ci impedirebbe di procedere a referendum". Nel 2024 si andrà al voto per le amministrative e ciò impedisce (per legge) lo svolgimento di consultazioni referendarie. "Il regolamento – riprende Cardone – deve essere redatto prima della fine dell’anno in modo che possano essere completati tutti i passaggi e i cittadini possano essere chiamati a esprimersi entro il 2023".

"Anche se la commissione è al lavoro e non è partita da zero, perché ha a disposizione bozze di regolamenti di altri comuni, non ci sembra si proceda con celerità", sottolinea Cardone. Il comitato è amareggiato anche per la risposta al secondo quesito presentato. "Le motivazione che hanno portato al rifiuto ci dicono qualcosa di molto importante – spiega il portavoce – I referendum si possono tenere solo se l’amministrazione ha un esclusivo ruolo decisionale sulla questione, ma siccome per una proposta di un impianto Alia (gassificatore), chi deve deciderne l’autorizzazione è la Regione, allora i cittadini del comune non possono esprimersi nemmeno a livello di consultazione utilizzando lo strumento del referendum. In sintesi il comune può decidere se concedere le sue quote al progetto Multiutility oppure no (alla società Alia), ma poi quando Alia (della quale il comune è proprietario assieme ad altri comuni) decide di fare un impianto a Empoli, il comune non ha nessun controllo e competenze". La notizia dell’accoglimento del quesito referendario sull’annullamento dell’adesione al progetto Multiutility da parte del comune di Empoli viene salutata con soddisfazione da Irene Galletti, presidente Movimento 5 stelle Toscana, che allo stesso tempo annuncia opposizione "a chi impone il proprio volere senza il coinvolgimento attivo della cittadinanza".

Irene Puccioni