Muore in casa a 17 anni per un malore, stava parlando al telefono con un amico

Matteo Carmignato era uno sportivo e stava bene: si cerca un perché alla tragedia

Un'ambulanza e, nel riquadro, la vittima

Un'ambulanza e, nel riquadro, la vittima

Capraia e Limite, 12 gennaio 2018 - Un istante prima era al telefono, con un amico. Un attimo dopo, era immobile, sul pavimento della sua casa. Il suo cuore fermo, la sua vita spezzata a nemmeno diciotto anni. Sarebbe diventato maggiorenne il 5 febbraio, Matteo Carmignato, residente a Capraia e Limite, calciatore nella formazione juniores del suo paese.

Ma la morte lo ha colto all’improvviso poco prima dell’ora di cena, lasciando nella disperazione i familiari e i tanti amici. E’ grande il dolore, è grande la voglia di sapere che cosa sia accaduto. Per questo sulla salma del giovane, nelle prossime ore, saranno svolti accertamenti. Secondo quanto appreso, il giovane, conosciutissimo a Capraia e Limite dove la sua famiglia vive da sempre, potrebbe essere stato colto da morte cardiaca improvvisa, poco prima delle 20 di mercoledì.

Era a casa, reduce dall’influenza. Il suo cuore avrebbe cessato di battere, in maniera brusca e inattesa, senza dare alcun avvertimento. Quando è accaduto, il giovane era al telefono con un amico. Proprio l’amico si sarebbe allarmato di fronte al silenzio improvviso del 17enne. Avrebbe provato a ricontattarlo, inutilmente, dando poi l’allarme.

I familiari sarebbero accorsi a verificare che cosa stesse accadendo, attivando immediatamente i soccorsi. E’ stata contattata la centrale operativa del 118 Empoli Pistoia: sul posto sono intervenute automedica e ambulanza della Pubblica Assistenza. I soccorsi sono stati tempestivi, ma vani: le manovre di rianimazione, anche con l’impiego del defibrillatore, sono andate avanti per circa un’ora, ma il ragazzo non ha più ripreso conoscenza.

Non è stata fissata la data dei funerali. La salma è rimasta esposta nella sua abitazione per tutta la mattina di ieri, poi è stato disposto il trasferimento a Firenze all’ospedale di Torregalli. Lì saranno svolti gli accertamenti alla ricerca di risposte per placare i logoranti perché della famiglia e di tutta la comunità.

«Di fronte ad accadimenti del genere, è impossibile trovare le parole adeguate per commentare – ha sottolineato il sindaco Alessandro Giunti –. Possiamo soltanto ricordare questo giovane come un ragazzo solare e allegro di 17 anni. Per la nostra comunità è un grave lutto e ci stringiamo forte intorno ai suoi cari e agli amici». Lacrime e sconcerto, ricordi cui aggrapparsi:. «Le tante risate, la voglia di stare insieme, il suo essere sempre l’ultimo ad alzarsi da tavola, i pomeriggi trascorsi con lui al ‘Melo’ e le infinite sfide al biliardino. Ecco ciò che ci mancherà di lui».

I ragazzi del rione Di Sotto del Palio di Limite non riescono a credere alla tragedia che si è consumata nella serata di mercoledì. «Noi del rione Di Sotto vogliamo ricordare il nostro amico, campione e membro fondamentale di tiro alla fune nell’ultima edizione del palio – scrivono i ragazzi del team –. Lui che era l’amico di tutti, che con il suo sorriso riusciva sempre a trasmettere il buon umore. Nato e cresciuto a Limite, è sempre rimasto fedele al suo paese e ai suoi colori. I suoi amici e compagni di Palio, Dario Iacopini e Jacopo Evangelista vogliono ricordarlo così. Sarà per sempre un nostro amico e un nostro compagno».

r. e.