Donna incinta morta in ospedale, «Dolore per tutta la città. Capire cosa sia successo»

Empoli, il sindaco Brenda Barnini interviene sul tragico caso di Barbara Squillace

Barbara Squillace si è spenta giovedì nel reparto di ostetricia del San Giuseppe

Barbara Squillace si è spenta giovedì nel reparto di ostetricia del San Giuseppe

Empoli, 22 luglio 2018 - «Credo sia corretto attendere gli esiti degli accertamenti, prima di esprimersi su responsabilità e circostanze, al momento non definite». Taglia corto il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, interpellata sulla morte di Barbara Squillace, 42enne residente a Spicchio di Vinci, deceduta giovedì in ospedale. La giovane, alla quarta settimana di gravidanza frutto di una fecondazione assistita andata a buon fine, era stata ricoverata sei giorni prima in ostetricia, causa iperemesi gravidica. La tormentavano nausee e vomito.

Venerdì sulla salma è stato eseguito il riscontro diagnostico richiesto dall’Azienda sanitaria. Come spiegato dall’Asl, «l’anatomo patologo ha riscontrato elementi sospetti in ipotesi di condotte sanitarie incongrue». E’ stata informata la procura: domani a Pistoia sarà effettuata l’autopsia per accertare eventuali responsabilità. Intanto è stata sequestrata la cartella clinica della giovane che voleva più di ogni altra cosa diventare mamma.

«La direzione sanitaria mi ha detto che nel corso del riscontro diagnostico è stata trovata una grande occlusione intestinale», ha raccontato il marito, chiedendo che «venga fatta charezza» e che «se qualcuno ha sbagliato, paghi».

Le indagini sono in corso, mentre i messaggi di cordoglio si susseguono. «La morte di una giovane donna addolora tutta la comunità – sottolinea Barnini –. Ancora di più perché avvenuta per cause ancora da chiarire e nel momento in cui stava coronando il desiderio di maternità. Come sindaco, esprimo vicinanza e rispetto per il dolore della famiglia. Il percorso di accertamento sui fatti è stato tempestivamente avviato dalla stessa direzione Asl». Anche la Regione ha disposto accertamenti: un gruppo di esperti giovedì andrà, assieme al team del Centro regionale rischio clinico, a fare un audit interno. Una presa di posizione immediata. «Condivisibile – commenta Barnini –. I cittadini devono potersi fidare del servizio sanitario regionale e sapere che non mancano il rigore e la correttezza nella gestione».