YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Montereggi ai raggi X. Si continua a cercare: "Affiorano le tracce di una città romana"

La squadra degli archeologi è al lavoro attorno a Villa Bibbiani. Entro la fine dell’anno un evento dedicato alle prime rivelazioni.

La squadra degli archeologi è al lavoro attorno a Villa Bibbiani. Entro la fine dell’anno un evento dedicato alle prime rivelazioni.

La squadra degli archeologi è al lavoro attorno a Villa Bibbiani. Entro la fine dell’anno un evento dedicato alle prime rivelazioni.

di Ylenia Cecchetti

CAPRAIA E LIMITE

Non si fermano nemmeno sotto il sole cocente gli scavi di Montereggi, nel cuore dei terreni attorno a Villa Bibbiani. Dopo la prima, importante campagna partita l’anno scorso, il “Montereggi Project“ ha appena concluso la sessione estiva degli studenti americani rientrati negli Usa, mentre i lavori proseguono senza sosta con il team della Archeorete e la partner di ricerca Agnese Pittari, co-direttore per la Florida State University.

E le novità non mancano: due nuove aree appena indagate, una ’vergine’ mai toccata prima, e la scoperta di un insediamento romano che sposta ancora più avanti nel tempo la storia del sito. "Abbiamo scavato con temperature davvero proibitive – racconta Andrea De Giorgi, direttore scientifico degli scavi e professore di archeologia classica alla Florida State University – e continueremo fino al primo dicembre. L’idea, in accordo col Comune di Capraia e Limite, è organizzare entro fine anno anche un momento aperto al pubblico, per rendere fruibile il sito alla comunità".

La conferma arriva dal vicesindaco Edoardo Antonini. "Stiamo costruendo il programma del “Settembre Limitese“ e considerando che lo scavo sta regalando bei risultati, siamo felici in accordo con i proprietari e con gli archeologi di poter proporre un’apertura straordinaria. Una vera e propria Giornata Etrusca". A breve, la data. Intanto, altre meraviglie che riaffiorano dal sottosuolo. Il lavoro quest’anno a Montereggi si è concentrato su un’area più ampia. "Abbiamo sbancato l’intero pianoro – spiega De Giorgi – un’enorme collinetta frutto di decenni di stratificazioni archeologiche. Abbiamo aperto due nuove aree: una è particolarmente interessante perché non era stata, mai intaccata da scavi precedenti né da attività clandestine. È un abitato di età ellenistica che promette moltissimo".

Ma la sorpresa più grande arriva ai piedi della collina: "Proprio lì – prosegue il professore – abbiamo appena cominciato a scavare e abbiamo trovato una struttura in uso dall’ultima parte del I secolo a.C. fino a tutto il I secolo d.C. È la conferma di un insediamento di età romana: abbiamo recuperato frammenti di ceramica sigillata, quella rossa tipica che è la spia inequivocabile dell’epoca romana". Fino a pochi mesi fa la storia di Montereggi si fermava tra il VI e il III secolo a.C. Con questa scoperta il racconto si allunga fino al I secolo a.C. e oltre: "È una grande notizia, perché amplia lo spettro cronologico del sito – sottolinea De Giorgi –. Abbiamo recuperato anche una moneta in restauro, che speriamo ci riveli altri dettagli: indubbiamente è di età imperiale". Tra i reperti più curiosi riaffiorati dal terreno, alcune coppe decorate con una stampigliatura creato da un anello in bronzo (anch’esso ritrovato) che porta la firma dell’artigiano che le produceva proprio qui, a Montereggi. "Un segno – conclude l’esperto – che l’area era integrata in un circuito di commercio, scambi ed economia che interessava tutto il Valdarno". Un puzzle che si arricchisce pezzo dopo pezzo. E che, se tutto andrà secondo i piani, presto potrà essere ammirato anche dai cittadini.