Cerreto Guidi, accoglienza ‘green’: i richiedenti asilo diventano giardinieri

I ragazzi sono coordinati nelle attività dal mondo del volontariato

Alcuni dei richiedenti asilo insieme al personale della Misericordia cerretese

Alcuni dei richiedenti asilo insieme al personale della Misericordia cerretese

Cerreto Guidi (Firenze), 4 agosto 2018 - Giovani richiedenti asilo con il pollice verde. Sono gli ospiti del centro di accoglienza straordinaria di via di Toiano a Cerreto Guidi.

Acquistati gli strumenti necessari per la cura del terreno, alcuni dei profughi si sono occupati volontariamente per la cura dell’orto, del taglio dell’erba e della potatura degli ulivi presenti. Un’attività che si inserisce alla perfezione nelle buone prassi in materia di gestione e integrazione dei migranti, praticate nelle strutture presenti nel territorio amministrato dal sindaco Simona Rossetti.

Ub territorio che ospita in totale due centri di accoglienza straordinaria: oltre a quello presente in via di Toiano, ce né un altro nella frazione di Bassa. Entrambe le strutture sono gestite dalla Misericordia di Cerreto Guidi: l’arciconfraternita si occupa, in particolare, della parte sanitaria e amministrativa dell’assistenza, mentre la cooperativa La Giostra è stata incaricata di fornire le figure professionali, vedi assistente sociale, mediatore linguistico e culturale, insegnante di lingua, psicologo e così via. Si tratta di professionalità ed esperti che seguono i ragazzi in arrivo nel centri di accoglienza straordinaria nelle attività di integrazione e in quelle sociali, sia all’interno dei centri che sul territorio.

Gli ospiti dei due centri, che arrivano da Nigeria, Costa d’Avorio, Gambia, Senegal, Mali, Bangladesh, Burkina Faso e Camerun, a dire il vero non sono nuovi ad attività manuali anche in favore del territorio. Nei mesi scorsi, molti dei giovani richiedenti asilo ospiti a Cerreto Guidi hanno preso parte a ‘Mi prendo cura del mio paese’, un progetto a carattere sperimentale voluto dall’amministrazione comunale.

In cosa consisteva? I volontari coinvolti si sono adoperarati in piccole ma importanti manutenzioni soprattutto dell’arredo urbano, spesso nel mirino di vandali o inevitabilmente segnati dall’usura del tempo. Pennelli e attrezzi da lavoro alla mano, i partecipanti al progetto hanno recuperato panchine, cestini, aiuole pubbliche, senza dimenticare di rimuovere i rifiuti abbandonati.

S.P.