Meno rifiuti, meno indennità

Al Comune mancano 66mila euro. E la discarica è ‘in esaurimento’

Raccolta rifiuti

Raccolta rifiuti

Empoli, 13 luglio 2019 - Quest'anno i rifiuti portati a Case Sartori, l’impianto sulla collina di Montespertoli, hanno fruttato meno soldi di «indennità di disagio ambientale» (Ida). Questa Ida è dovuta alle comunità che ospitano impianti di trattamento e smaltimento.

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessio Mugnaini ha appena autorizzato la registrazione di una minore entrata di oltre 66mila euro sull’accertamento 355/2018 relativo alla somma dovuta da Alia spa al Comune di Montespertoli stesso, dove si trova il polo impiantistico della discarica di Casa Sartori, a saldo per l’anno 2018. La cosa interessante dei documenti prodotti è che la discarica viene definita ormai «in esaurimento».

Ancora non verrebbe indicata la chiusura. Il ‘monte’ dell’indennità si aggirerebbe sui 400mila euro. Appunto, però, l’ultimo saldo parla di questo decremento proprio perché minore sarebbe stata la quantità di rifiuti trattati. Vediamo allora un po’ di numeri: la discarica di Case Sartori ha lavorato con poco più di 8793 tonnellate di rifiuti e questo giustificherebbe il progressivo esaurimento. Qui il valore della Ida è di 70.346 euro e spiccioli. Altro discorso, sempre a Case Sartori, è l’impianto di compostaggio: su quella che sarebbe una potenzialità di oltre 100mila tonnellate, ne ha comunque lavorate 88.789, con un valore Ida di 355.156 euro.

Altri materiali per il compostaggio approdati a Case Sartori poi vanno ad altri impianti. C’è anche da dire che laddove una discarica è come se fosse a ‘fondo perduto’, il compostaggio è ben altro: l’impianto tratta rifiuti organici che poi sono appunto riciclati e riconvertiti in compost, che è un fidato fertilizzante.

Ha quindi tutt’altro tipo di vita rispetto ad una discarica tout-court. Rimane ora da vedere quanto durerà e come sarà accompagnato questo ‘esaurimento’ della discarica di Case Sartori. Fino agli anni ’80 Montespertoli aveva ospitato anche la discarica delle Mandrie, in Val Virginio, che ha dato grattacapi giudiziari postumi, ora risolti: il sito è sempre controllato e monitorato.

Andrea Ciappi