L’imprenditoria locale è in calo Ma le aziende straniere aumentano

I titolari delle nuove attività sono soprattutto cinesi, albanesi e rumeni

L’imprenditoria locale è in calo   Ma le aziende straniere aumentano
L’imprenditoria locale è in calo Ma le aziende straniere aumentano

EMPOLESE VALDELSA

Parlano cinese, rumeno e perché no anche albanese. Sono le imprese straniere presenti sul territorio: tante, tantissime secondo le stime di Cna locale. Un dato in controtendenza con quello dell’imprenditoria locale, calata negli ultimi 8 anni del 4,3 per cento. Per quanto riguarda le aziende guidate da personale non italiano, i numeri parlano invece di un aumento dell’8,1 per cento, con un valore assoluto che passa dalle 2.695 imprese del 2015 alle 2.914 imprese di oggi. Insomma, quasi 2 imprese su 10 oggi, nell’Empolese Valdelsa, sono guidate da imprenditori stranieri. Si tratta del 17,2% del totale di imprese straniere presenti nella Città Metropolitana di Firenze. I settori che la fanno da padrone sono commercio (31.5% delle imprese), costruzioni (27.9%), manifatturiero (21,6%), servizi alle imprese (15.9%). "Una crescita collegabile alla salda motivazione personale di molti stranieri che, spesso, aprono un’attività dopo esperienze maturate come dipendenti. Un’occasione di benessere ed un ascensore sociale per le famiglie di provenienza, ma anche un fattore di coesione per la società nel suo insieme. Una propensione imprenditoriale che è diffusa ma poco valorizzata benché, se opportunamente accompagnata da politiche adeguate, potrebbe innescare una spinta imprenditoriale importante per stabilità, coesione, crescita e occupazione" dichiara Fabio Bianchi, presidente di Cna Empolese Valdelsa.

In totale si parla di 11 divisioni Ateco e le prime tre nazionalità (cinese, romena, albanese) accentrano su di loro oltre la metà delle imprese individuali: è il caso delle imprese attive nel commercio all’ingrosso, nell’abbigliamento, nella pelletteria, nelle costruzioni, nelle telecomunicazioni. In alcuni rami di attività la "specializzazione" appare assai evidente (nella pelletteria le imprese straniere sono in sostanza solo cinesi); in altri essa è marcata ma meno schiacciante (è il caso dei pakistani nella nicchia dei servizi di telecomunicazione).