Le scuole si aprono ai bimbi ucraini "Sono già stati accolti in sessanta"

Montespertoli e Fucecchio a fare da apripista, ma presto potrebbe toccare a tutti gli altri comuni. Emma Donnini: "Una nuova occasione per condividere con alunni e alunne il tema dell’ospitalità"

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Al momento sono una sessantina i profughi ucraini sotto i 18 anni accolti nell’Empolese Valdelsa. Giovani e giovanissimi fuggiti con le loro mamme, in certi casi anche con i nonni, dalle loro case bombardate dalle milizie russe. Bambini e ragazzi di tutte le età che, espletate le procedure di registrazione, vengono inseriti nelle scuole del territorio. Le prime accoglienze sono state fatte nelle scuole dei comuni di Montespertoli e Fucecchio, ma man mano che ci saranno nuovi arrivi ogni minore in età scolare troverà una classe e dei nuovi amici che lo accoglieranno.

"L’arrivo dei giovani profughi ucraini – spiega Emma Donnini, vice presidente della Conferenza zonale per l’istruzione Empolese Valdelsa e vice sindaco di Fucecchio – è una nuova grande occasione per condividere con le alunne e gli alunni delle nostre scuole il tema della accoglienza. Siamo un territorio abituato ad ospitare e a dare risposte educative di qualità a partire da una attenta osservazione dei bisogni e programmazione delle attività: dal servizio di mediazione culturale ai corsi di L2, alla rete di tutti gli assessori e di tutti i dirigenti scolastici. Un ruolo cruciale in tutta questa attività – aggiunge Donnini - lo rivestono il centro Bruno Ciari, che coordina dal punto di vista tecnico tutte le azioni, la regione Toscana con le risorse Pez, e i Comuni che integrano con risorse proprie". Mercoledì scorso i primi undici piccoli profughi ucraini hanno fatto ingresso nei plessi del comprensivo montespertolese Don Milani: 7 alla primaria e 5 alla secondaria di primo grado (ex medie). Altri 2 bambini saranno accolti lunedì prossimo alla scuola dell’infanzia. "L’accoglienza nelle nostre scuole è stata emozionante – racconta la dirigente, Margherita Carloni - Gli alunni, come ha detto una maestra, avevano intonato un canto per i bambini dell’Ucraina molto prima di averli a scuola con loro, e ora sono arrivati. Per tutti noi – prosegue la dirigente - è una gioia poter dare il nostro piccolo contributo a far sentire ‘a casa’ questi giovanissimi profughi che hanno dovuto lasciare la loro terra, gli amici e i padri e non sanno quando potranno tornare. Le amicizie che nasceranno nella ‘normalità’ di andare a scuola tutte le mattine ci auguriamo possano almeno donare loro un po’ di serenità".

Ad assistere alla semplice ma emozionante cerimonia di accoglienza era presente l’assessore all’istruzione, Daniela Di Lorenzo: "Abbiamo ritenuto fondamentale inserire i bambini e ragazzi il prima possibile a scuola per aiutarli così a sentirsi parte di una nuova comunità ritrovata - spiega - Ho potuto assistere al momento all’accoglienza organizzato nelle nostre scuole, ed è stato un momento davvero emozionante dove i protagonisti erano i nostri figli e le nostre figlie che hanno saputo accogliere i loro nuovi amici con un entusiasmo contagioso". L’inserimento di tutti i ragazzi e bambini avverrà gradualmente nel rispetto dei tempi di ognuno e sarà garantita la gratuità sia per il servizio mensa sia per il servizio di trasporto. Durante i primi giorni di frequenza la scuola potrà fare affidamento sul supporto di mediatori linguistici messi a disposizione dall’amministrazione comunale in aiuto sia dei ragazzi sia degli insegnanti.

Irene Puccioni