Le quarte dosi per ora sono un flop Solo il 6% ha il secondo richiamo

Poco più di mille over 80 su una platea di 17.200 anziani ha ricevuto la seconda dose booster. Ma la media del territorio è la più alta dell’Asl centro. E da settembre tutti potranno riceverla

Vaccino

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La quarta dose del vaccino anti Covid non decolla, anzi è un flop. Dopo tre settimane dall’inizio della nuova campagna vaccinale nell’Empolese Valdelsa sono state inoculate poco più di 1.600 dosi. In questa fase la seconda dose booster è destinata agli ultraottantenni, agli ospiti delle Rsa e alle persone sopra i 60 anni con elevata fragilità (con patologie). Per effettuare il vaccino occorre inoltre siano passati almeno quattro mesi dalla terza dose e che non si sia contratto il virus dopo la prima dose di richiamo, cioè dopo la terza somministrazione. Scendendo nel dettaglio, tra gli ultraottantenni appena il 6% ha ricevuto la quarta dose.

Su una platea potenzialmente candidata al secondo booster di circa 17.200 cittadini, poco più di mille hanno effettuato l’ultima inoculazione. Nonostante numeri molti bassi, il territorio dell’Empolese Valdelsa è comunque il più virtuoso rispetto a tutte le altre aree dell’Asl Toscana centro, dove le percentuali di over 80 vaccinati con la quarta dose non supera il 3%. Per quanto riguarda i cittadini ‘fragili’ sopra i 60 anni è più difficile fare una stima dei potenziali destinatari - si parla di almeno 20mila soggetti – ma anche in questo caso la campagna vaccinazione si è arenata, sfiorando appena il 2% di vaccini. Le motivazioni possono essere varie. Il calo lento, ma costante, dei positivi giornalieri potrebbe essere una delle ragioni per cui la popolazione più anziana e fragile starebbe scegliendo di non continuare a vaccinarsi. Nonostante diversi esperti continuino a mettere in guardia su un pericoloso calo dell’attenzione, l’idea di una Omicron più contagiosa, ma meno grave nei sintomi, incoraggia la tesi che il virus della pandemia possa, adesso, essere considerato poco più che un raffreddore.

Inoltre, complice la bella stagione in arrivo, la percezione di un periodo di ‘fine pandemia’ sembra convincere anche i più fragili a non continuare a proteggersi. Davanti a numeri così bassi gli esperti manifestano una certa preoccupazione. Uno fra tutti il presidente della autorevole fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta.

"L’immunizzazione è importante e ancora fondamentale nella popolazione anziana e con malattie pregresse" ha detto, commentando i dati della campagna vaccinale registrati nel report della Fondazione. "Ecco perché la somministrazione alla platea degli over 80, degli ospiti delle Rsa e persone nella fascia di età 6079 con patologie concomitanti, non può più essere affidata, esclusivamente, all’adesione volontaria, ma richiede strategie di chiamata attiva, di fatto mai attuata in maniera sistematica". Intanto la Regione Toscana ha annunciato che a settembre la quarta dose ci sarà per tutti.

Irene Puccioni