Un’operatrice di Alia in servizio (foto d’archivio)

Tutele per la salute e sgravi per le imprese. Sono due temi centrali nell’ambito del progetto del nuovo distretto circolare al Terrafino. A sottolinearlo sono state le aziende durante un incontro organizzato mercoledì sera nella sede di Cna di Empoli. Obiettivo: sfruttare le nuove opportunità e mettere subito in chiaro gli eventuali problemi che potrebbero sorgere con la nascita del maxi distretto che trasformerà l’immondizia in un gas di sintesi dal quale estrarre le materie più importanti per l’industria chimica, come il metanolo, e materie prime energetiche per la fusione del vetro, come l’idrogeno.  Il confronto ha visto protagonisti il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, il presidente e l’amministratore delegato di Alia Nicola Ciolini e Alberto Irace, e una delegazione di imprenditori di Cna. "È stato un primo confronto aperto e costruttivo per porre interrogativi di primaria importanza, sia per le imprese che per i cittadini. È nostra intenzione contribuire attivamente al processo partecipativo attivato dal Comune, dal quale dovranno emergere le eventuali criticità cui Alia e l’amministrazione comunale sono chiamate a dare adeguate risposte e garanzie", ha spiegato Fabio Bianchi, presidente di Cna Empolese Valdelsa. La prima richiesta avanzata dagli imprenditori è relativa alle garanzie sulla salute pubblica. In seconda battuta si è affrontato il tema dei costi di un piano che prevede un investimento da 400 milioni di euro. Gli imprenditori, già penalizzati dall’aumento esorbitante delle bollette, hanno ricevuto rassicurazioni sul fatto che questi costi non ricadranno sulle bollette di cittadini e imprese. Si tratta di un nervo scoperto quello dell’entità della Tari. "Un costo che, anno dopo anno, nonostante mille annunci e promesse di diminuzione, spesso legati a innovazioni introdotte nella raccolta o dalle smaltimento dei rifiuti, si riversa sulle casse delle imprese". Basti pensare che, solo per fare qualche esempio, un’attività artigianale di Empoli, con una superficie di 350 metri quadri, oggi paga circa 2.048 euro l’anno per la tassa sui rifiuti. Le cifre si abbassano, ma solo di poco, per i saloni di parrucchieri: un barbiere con 200 metri quadri di negozio spende 1.630 euro l’anno, mentre fabbri ed elettricisti con superfici di 250 metri quadri spendono sui 1.750 euro.  Di buon auspicio, in questo senso, sono le novità annunciate dal sindaco Barnini. "Abbiamo accolto positivamente l’annuncio del sindaco sul lavoro che l’Unione dei Comuni sta finalmente portando avanti per raggiungere l’obiettivo della tariffa puntuale", spiega Bianchi. La novità dovrebbe partire con l’inizio del nuovo anno e prevede sconti ’premio’ per chi smaltisce nel modo corretto. Terzo punto: gli adeguamenti alle infrastrutture viarie. Gli imprenditori hanno chiesto degli interventi ad hoc per evitare che il transito dei mezzi pesanti, sia durante il cantiere che poi quando il progetto sarà a regime, mandi in tilt la viabilità. a.p.

Cronaca

Tutele per la salute e sgravi per le imprese. Sono due temi centrali nell’ambito del progetto del nuovo distretto circolare al Terrafino. A sottolinearlo sono state le aziende durante un incontro organizzato mercoledì sera nella sede di Cna di Empoli. Obiettivo: sfruttare le nuove opportunità e mettere subito in chiaro gli eventuali problemi che potrebbero sorgere con la nascita del maxi distretto che trasformerà l’immondizia in un gas di sintesi dal quale estrarre le materie più importanti per l’industria chimica, come il metanolo, e materie prime energetiche per la fusione del vetro, come l’idrogeno. 
Il confronto ha visto protagonisti il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, il presidente e l’amministratore delegato di Alia Nicola Ciolini e Alberto Irace, e una delegazione di imprenditori di Cna. "È stato un primo confronto aperto e costruttivo per porre interrogativi di primaria importanza, sia per le imprese che per i cittadini. È nostra intenzione contribuire attivamente al processo partecipativo attivato dal Comune, dal quale dovranno emergere le eventuali criticità cui Alia e l’amministrazione comunale sono chiamate a dare adeguate risposte e garanzie", ha spiegato Fabio Bianchi, presidente di Cna Empolese Valdelsa.
La prima richiesta avanzata dagli imprenditori è relativa alle garanzie sulla salute pubblica. In seconda battuta si è affrontato il tema dei costi di un piano che prevede un investimento da 400 milioni di euro. Gli imprenditori, già penalizzati dall’aumento esorbitante delle bollette, hanno ricevuto rassicurazioni sul fatto che questi costi non ricadranno sulle bollette di cittadini e imprese. Si tratta di un nervo scoperto quello dell’entità della Tari. "Un costo che, anno dopo anno, nonostante mille annunci e promesse di diminuzione, spesso legati a innovazioni introdotte nella raccolta o dalle smaltimento dei rifiuti, si riversa sulle casse delle imprese". Basti pensare che, solo per fare qualche esempio, un’attività artigianale di Empoli, con una superficie di 350 metri quadri, oggi paga circa 2.048 euro l’anno per la tassa sui rifiuti. Le cifre si abbassano, ma solo di poco, per i saloni di parrucchieri: un barbiere con 200 metri quadri di negozio spende 1.630 euro l’anno, mentre fabbri ed elettricisti con superfici di 250 metri quadri spendono sui 1.750 euro. 
Di buon auspicio, in questo senso, sono le novità annunciate dal sindaco Barnini. "Abbiamo accolto positivamente l’annuncio del sindaco sul lavoro che l’Unione dei Comuni sta finalmente portando avanti per raggiungere l’obiettivo della tariffa puntuale", spiega Bianchi. La novità dovrebbe partire con l’inizio del nuovo anno e prevede sconti ’premio’ per chi smaltisce nel modo corretto. Terzo punto: gli adeguamenti alle infrastrutture viarie. Gli imprenditori hanno chiesto degli interventi ad hoc per evitare che il transito dei mezzi pesanti, sia durante il cantiere che poi quando il progetto sarà a regime, mandi in tilt la viabilità.
a.p.

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