Operai 'a nero' e pesci vivi in fabbrica, denunciata la titolare dopo il blitz

Molte le irregolarità emerse dai controlli dei carabinieri in un laboratorio di scarpe a Brusciana

Una macchina dei Carabinieri (foto d'archivio)

Una macchina dei Carabinieri (foto d'archivio)

Empoli, 12 gennaio 2019 - Lavoravano 'a nero', dormivano in stanze vicine al laboratorio e tenevano nella struttura delle vasche piene di pesci, probabilmente pescati nel fiume Elsa

I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Firenze aiutati dai colleghi della stazione di Empoli, hanno controllato un laboratorio di scarpe, gestito cinesi, a Brusciana. I militari, dopo aver identificato tutti i lavoratori presenti, hanno scoperto che cinque di loro non erano assunti. I cinque dipendenti, di origine cinese, erano occupati 'a nero' e uno di loro non aveva nemmeno il permesso di soggiorno. 

La titolare, 37 anni, anche lei di origine cinese  è stata denunciata per il reato di occupazione clandestina e l'attività è stata sospesa. La donna, che abita a Empoli, è stata denunciata anche per altre irregolarità e dovrà pagare una sanzione di 12mila euro. All’interno del laboratorio era infatti installato un impianto di videosorveglianza senza autorizzazione, che deve essere rilasciata dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro, e i lavoratori dipendenti erano occupati senza essere stati sottoposti alla visita medica per l'idoneità al lavoro.

Durante il controllo, i militari operanti hanno anche chiesto l’intervento degli ispettori dell’Asl di Empoli, perché le condizioni igienico sanitarie erano molto precarie, sia dentro al laboratorio che nelle stanze vicine, dove i dipendenti dormivano. E’ stato poi richiesto anche l’intervento dei carabinieri forestale del servizio veterinario dell’ Asl, perché all’interno del laboratorio sono state trovate delle vasche d’acqua improvvisate che conservavano molti pesci vivi pescati da uno degli operai nel vicino fiume Elsa.

Il servizio veterinario della Asl, ha proceduto alla sanificazione delle condizioni dei pesci mediante sufficiente ossigenazione delle vasche. Ora la titolare del laboratorio, se vorrà ottenere la revoca del provvedimento di sospensione, dovrà assumere il personale 'a nero', con le modalità dettategli, nonché pagare una sanzione accessoria di duemila euro entro lunedì mattina.