La variante è più aggressiva con i bambini "Sono aumentati i ricoveri in pediatria"

Roberto Bernardini, direttore del reparto: "I neonati con madre positiva possono presentare sintomi gravi. Il vaccino? Efficace e sicuro"

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di Irene Puccioni

Tra i tanti nuovi casi positivi ci sono anche molti bambini. Alcuni dei quali necessitano di cure ospedaliere. Ad attestarlo è l’attivazione di posti letto pediatrici Covid al San Giuseppe, per la prima volta in due anni di pandemia. Il dottor Roberto Bernardini, direttore della pediatria e neonatologia del presidio empolese, ci fornisce il quadro della situazione.

Quanti bambini che hanno contratto il Covid hanno avuto bisogno di cure ospedaliere?

"Negli ultimi mesi si è assistito a un progressivo aumento di bambini Covid positivi e, contrariamente alla precedente situazione epidemiologica, anche a un aumento dell’ospedalizzazione. Sono oramai chiari e noti, anche dopo la risoluzione di quadri clinici lievi di Covid o che hanno richiesto il ricovero in rianimazione o determinato sintomi gravi come la sindrome infiammatoria multi-sistemica, le conseguenze relative ai possibili effetti negativi sullo sviluppo psico-relazionale del bambino e dell’adolescente. Da ricordare, in età pediatrica, anche i sintomi legati al ‘long Covid’ (da uno a 5 mesi), come l’affaticamento, la perdita dell’olfatto e del gusto, le vertigini, la debolezza muscolare, il dolore toracico e i problemi respiratori".

Il Covid colpisce pure i neonati?

"Sì, a partire dai primi mesi di vita. Da ricordare che neonati nati da madre Covid positiva possono potenzialmente presentare sintomi gravi, se la madre non attua i corretti provvedimenti per evitarne il contagio".

Attualmente al San Giuseppe vengono ricoverati bambini con Covid?

"Abbiamo un’area ‘bolla’ dove, in attesa dell’esito del tampone, vengono accolti bambini con sintomi ed eseguite visita, accertamenti diagnostici, terapie: tutto con dispositivi protettivi e in ambienti come se il bambino fosse Covid positivo. In seguito, se necessario, il bambino continua la terapia e gli eventuali accertamenti nella degenza non Covid se l’esito del tampone è negativo. Con esito positivo il bambino continua la terapia nelle degenze per Covid, dove abbiamo 3 posti letto dedicati per bambino e accompagnatore, su 10 degenze pediatriche. Abbiamo poi 8 posti letto per le degenze in patologia neonatale; l’attività di sala parto e di degenza neonatale e l’attività specialistica ambulatoriale e di pronto soccorso pediatrico".

Che sintomi presentano i bambini ricoverati?

"Presentano febbre eo stanchezza eo tosse con difficoltà a respirare con aumento della frequenza respiratoria, difficoltà dell’alimentazione, disidratazione e necessitano pertanto di ossigenoterapia eo terapia idratante eo antipiretica".

Durante questa nuova ondata l’attività della pediatria ha subito ridimensionamenti?

"Per mantenere e realizzare posti letto dedicati, il personale medico e infermieristico è sottoposto a un grosso sforzo organizzativo. Ovvie le difficoltà nella copertura dei turni e non solo. Ringrazio il personale sanitario per la dedizione, l’abnegazione e la professionalità dimostrate ogni giorno verso i piccoli pazienti e i genitori".

Il virus, insomma, non risparmia nessuno…

"Purtroppo i bambini si ammalano di Covid e possono per questo virus anche rischiare la vita. Anche se il Covid colpisce il bambino in forma talvolta non grave può determinare sequele cliniche (long Covid), ma ancora peggio, specie negli adolescenti, sequele comportamentali come disturbi relazionali, neuro-psichiatrici".

Quali raccomandazioni?

"I vaccini anti Covid eseguiti negli adulti in gravidanza e nei bambini sono efficaci e sicuri. Nei bambini servono a proteggere in primis loro stessi, ed è sbagliato pensare che servono solo per salvaguardare gli anziani che vivono con loro. Anche bambini con patologie allergiche gravi possono essere vaccinati in ambiente protetto e in completa sicurezza".