La Pubblica Assistenza Croce d’Oro compie 40 anni Una grande festa al Parco Urbano per celebrarla

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MONTESPERTOLI

Quaranta anni e… non sentirli. Non può non venire in mente il refrain di questo ormai lontano spot pubblicitario, se parliamo della Pubblica Assistenza Croce d’Oro di Montespertoli. Per l’appunto uno spot che risale proprio all’epoca in cui la Croce d’Oro montespertolese piantò la propria bandierina nella ‘capitale del Chianti’: era il 1982. Ebbene quaranta primavere dopo, l’associazione di volontariato è viva e prospera e per questo importantissimo anniversario ha organizzato una grande festa al Parco Urbano che figura in calendario il 7 e 8 ottobre. L’amministrazione guidata da Alessio Mugnaini ha già concesso il patrocinio. Per celebrare la ricorrenza e rendere merito ai volontari, sul sito internet informativo della Pubblica Assistenza si può oggi ammirare l’immagine con l’atto di fondazione dell’associazione che reca il nome di tutti i soci fondatori.

Ai quali va dato il merito di aver dato vita ad un organismo che si è rivelato sempre più prezioso con il trascorrere dei decenni. Volontariato di altissimo profilo, che sta vincendo - il progressivo è d’obbligo - anche la dura prova del Covid e della crisi che ha messo in ginocchio intere famiglie. Sì, perché ci sono - è vero - i servizi di emergenza (12 ore con un medico, 12 ore con Blsd), ma anche tanto altro che forse deve essere meglio conosciuto.

Ad esempio i volontari della Croce d’Oro si occupano anche di portare la spesa a domicilio a chi non può muoversi da casa, fanno ’sorveglianza’ della popolazione anziana più a rischio, sono attivi col telesoccorso e con lo sportello di ascolto per donne che hanno subìto violenza. Non ultimo, sioccupano anche del banco alimentare, solidarietà internazionale e le visite specialistiche. E l’elenco dei servizi potrebbe continuare. Tutto questo è nato nel 1982 e si è evoluto nel corso di questi 40 anni incrociando mille passaggi della Storia. Ma sempre con la costante dell’impegno dei volontari, patrimonio indispensabile per l’intera comunità.

Andrea Ciappi