
‘Non è un paese per vecchi’, titola la pellicola dei fratelli Coen. Ma a differenza degli Stati Uniti, Empoli sembra sempre più un paese per ‘vecchi’. Nonostante l’amministrazione comunale si sforzi di offrire un intrattenimento rivolto a tutte le fasce di età, appare sempre difficile riuscire a coinvolgere i ragazzi. Al di là delle diverse manifestazioni che occasionalmente vengono organizzate, la città appare poco attrattiva.
Chi ha da venti anni in su, ben ricorderà come era il centro storico di Empoli qualche anno fa. Nel fine settimana, specialmente, brulicava di persone di ogni età, che si recavano lì per fare il famoso ‘giro d’Empoli’, trascorrendo la giornata passeggiando, facendo shopping nei negozi, o pasteggiando nei bar. Ormai da anni è stata decretata la ‘morte’ di quel centro storico scandito dai ricordi.
Se di giorno ancora riesce a mantenere la sua vitalità, la vera desolazione arriva alla sera. I locali a Empoli certo non mancano. Da pub, a wine bar, a birrerie, ad american bar, comprendo i gusti e le preferenze di una gran parte del pubblico giovanile. Perfetti per consumare un buon aperitivo, sorseggiando un bicchiere di vino e gustandosi degli stuzzichini. La città abbonda anche di pizzerie e ristoranti, ottimi per godersi una buona cena. Ma dopo una certa ora che si fa nella città del Pontormo?
In molti trascorrono la serata in quella che si riconferma essere il cuore pulsante della città: piazza della Vittoria. Un luogo di ritrovo per i giovani empolesi che sostano per sorseggiare un buon drink e scambiare due chiacchiere. Non è difficile immaginare però come, a lungo andare, la situazione possa diventare noiosa. Quando passi il venerdì sera seduto in un pub empolese, il sabato hai poca voglia di frequentare gli stessi posti. Mentre i giovanissimi, che hanno libertà di movimento e autonomia limitate restano nel centro. Chi ha la macchina si vede quasi costretto a spostarsi verso mete, come Firenze o il mare in estate. Magari restano in città per un aperitivo o una bevuta e poi migrano verso altri lidi. Ad attrarli altrove è la grande offerta di intrattenimento: molta più scelta di locali. Da caffè letterari, a bar karaoke, a locali con live music.
Anche l’offerta culturale rivolta ai giovani sembra essere limitata nella città empolese: poca musica dal vivo, pochi incontri ed iniziative pensate per i ragazzi. La movida empolese è diventata sempre meno allettante da quando tutte le discoteche, anche nei Comuni limitrofi, sono state chiuse. Da anni ormai, tutti i locali notturni, frequentati non solo dai giovani empolesi, ma da un pubblico molto più ampio, hanno chiuso i battenti, lasciando i ragazzi privi di un luogo dove scatenarsi, ballare e divertirsi. Ad essere stata danneggiata è stata anche la città stessa: molti di queste discoteche erano diventate un simbolo di riconoscimento. Quindi, cos’è che manca a Empoli? Manca un qualcosa che la identifichi, che la renda diversa da qualsiasi altra città nelle vicinanze.
Ecco perché il Beat Festival è così tanto apprezzata: non c’è un evento simile nelle vicinanze, tanto da diventare un simbolo del Comune. C’è bisogno di locali, di pub, di avvenimenti, che caratterizzino Empoli, che la rendano unica e che spingano, non solo gli empolesi a restare e frequentare la loro città, ma che attraggano giovani da tutti i comuni limitrofi.
Costanza Ciappi