La lunga fila dei nuovi poveri In un anno duemila pasti in più

Gli effetti della pandemia: triplicati i buoni spesa. La macchina della solidarietà non si ferma mai. Impennata di contributi anche per sostenere chi non riesce a pagare visite mediche, affitto e bollette

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Una macchina della solidarietà sempre in moto e che nel 2020 ha viaggiato a un ritmo ancora più frenetico. La Misericordia di Empoli, che in città gestisce la "mensa popolare" di via XI Febbraio, il "Centro emergenza freddo" di Casenuove e la maggior parte dei servizi a sostegno delle persone fragili, negli ultimi 12 mesi ha dovuto fare gli ‘straordinari’ per far fronte a un’impennata di richieste d’aiuto. La pandemia mondiale da Covid-19 ha acuito le difficoltà di chi già viveva in condizioni precarie e fatto emergere nuove povertà.

Negli ultimi due mesi dell’anno, in piena seconda ondata Covid, i volontari dell’arciconfraternita hanno distribuito 1300 pasti, la maggior parte ‘da asporto’ consegnati alla porta della mensa e una parte portati a domicilio a coloro che non potevano o non volevano (per pudore) venire a ritirarli direttamente. Anche la richiesta di pacchi alimentari, distribuiti ogni settimana, è sensibilmente aumentata. L’anno si è concluso con quasi seimila ‘scatole’ di cibo distribuite alle famiglie bisognose, 762 soltanto nell’ultimo bimestre dell’anno. Negli anni scorsi ne venivano consegnate dai 3800 alle 4000, circa duemila in meno. Un’altra misura a sostegno dei più bisognosi sono i buoni spesa: una ‘moneta di carta’ dal valore di ottanta euro da spendere per generi alimentari e di prima necessità. Fino allo scorso anno rappresentava un ‘aiuto marginale’, nel 2019 ne sono stati consegnati 82, ma nel 2020 ne sono stati distribuiti 254, con lo stanziamento di ulteriore budget da parte della stessa Misericordia per far fronte alle nuove richieste. Sono stati infatti 38 i nuovi ‘beneficiari’ del buono spesa. A tutto questo si sommano i 117 interventi a sostegno di spese e servizi.

Tra le ‘voci’ degli importi in uscita c’è di tutto: dal contributo per la rata dell’affitto, alle bolletta di luce o gas pagate, alle visite mediche, ma anche l’acquisto di occhiali da vista per un bambino di una famiglia indigente. Il cuore "giallo-ciano" della Misericordia è grande e cerca di non lasciare indietro nessuno. Le disposizioni anti-Covid hanno costretto a riorganizzare molti servizi, soprattutto quelli della mensa e del dormitorio, ma non hanno certo frenato la rete di aiuti. Il centro per l’emergenza freddo allestito nell’ex asilo di Casenuove ospita attualmente 16 persone, mentre nella casa albergo di via Puccini vanno a dormire ogni sera 24 senzatetto. Per accedere alla struttura aperta tutti i giorni, 24 ore su 24, è necessario sottoporsi al tampone di cui la stessa Misericordia ne sostiene le spese. Irene Puccioni