"La logica del voto utile ci ha condannato" Crisi del Pd, in viaggio all’interno dei circoli

I militanti provano a spiegare la sconfitta: "La destra è stata più unita. E noi non siamo stati in grado di spiegare bene le nostre proposte"

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Intorno ai tavolini dei circoli da sempre si discute di politica. In questi ultimi giorni in particolar modo. La sconfitta del PD ha acceso gli animi, portando gli assidui frequentatori dei circoli a confrontarsi su quanto fatto e quanto c’è da fare, sulle motivazioni della sconfitta. Delusione e amarezza echeggiano all’interno dei locali Arci. "Mi sono già informata per cambiare cognome" dice Sara Meloni, ridendo. Dietro la risata della donna si nasconde tutta la sua preoccupazione. "Sono delusa per come sono andate queste elezioni – dice Meloni – Il Pd non è riuscito non solo ad ampliare il proprio elettorato ma neppure a difendere e mantenere coloro che dà sempre esprimono per loro la preferenza. Ha spinto i suoi elettori dall’altra parte, portandoli a votare il nuovo, l’incognito. Un incognito che però spaventa. Ho tanta paura per mio figlio, per le nuove generazioni e per tutte le minoranze".

Nonostante il PD abbia mantenuto alte percentuali nell’empolese, Fratelli d’Italia ha guadagnato campo, anche in quei paesi dove la sinistra sembrava imbattibile. La frazione di Monterappoli, ad esempio, si è da sempre contraddistinta per essere dichiaratamente "rossa", contando nelle passate elezioni il maggior numero di voti nell’empolese al Partito Comunista. Nel corso delle votazioni del 2022, il Pd ha raggiunto il 34,36% mentre Fratelli d’Italia il 20,35%. "Il Partito Democratico si è concentrato troppo sullo screditare gli altri partiti piuttosto che portare avanti una propria campagna elettorale. Questo non ha certo infuso maggiore fiducia in un elettorato che sembrava già essere sfiduciato dagli ultimi anni di governo – commenta Giuseppina Amato, una delle tante donne che ancora frequentano il circolo e che credono nei valori e principi della sinistra – Dall’altro lato Fratelli d’Italia ha lavorato bene, portando avanti una propria linea politica. L’incapacità del PD di contrastare la controparte e di avere una strategia vincente, hanno spinto in molti a votare l’opposizione, con la speranza di poter andare incontro a una situazione migliore rispetto a quella presente".

Sembra quindi che di fronte alla condizione di incertezza che l’oggi presenta, gli elettori abbiano preferito dare il loro voto a qualcuno di nuovo, sperando in un cambiamento in positivo. Secondo Stefano Parri a portare il PD ad una sconfitta sono state le ‘lotte intestine’: "Mentre la destra ha dimostrato di avere una coalizione forte, la sinistra non è stata in grado di fare ciò – commenta Stefano Parri – Ci sono troppe correnti interne che rendono il partito più debole. Sarebbe stato meglio prima eliminare o ridurre le correnti e presentarsi con un fronte unito". Della stessa opinione Franco Cenci: "C’è bisogno di una coalizione vera che riesca a contrastare la destra. Purtroppo questo ha impattato fortemente sui risultati delle elezioni. La perdita di fiducia da parte di molti elettori negli ultimi tempi e la debolezza mostrata durante la campagna elettorale, hanno spinto molti a cambiare "fazione". La vittoria è stata regalata". Lo spirito generale all’interno dei circoli quindi al momento è di forte sfiducia, sfiducia non nei confronti del PD o dei suoi ideali, ma piuttosto della situazione attuale.

Mentre alcuni sono concentrati sugli errori commessi dal partito democratico negli ultimi anni di governo, oltre a quelli commessi durante la campagna elettorale e le ultime elezioni, altri sperano che "toccare il fondo" possa spingere la sinistra verso una rinascita, riavvicinandosi a quella che era un tempo. Sicuramente forte è l’incertezza verso il futuro prossimo: quasi arresi di fronte alla vittoria di Fratelli d’Italia, sono tutti in attesa di vedere quanto accadrà, curiosi di conoscere i risvolti politici.

Costanza Ciappi