La Cna: "Serve subito un tetto al prezzo del gas"

"È ormai evidente, anche alla luce del drammatico perdurare del conflitto tra Russia e Ucraina, che vada fissato un tetto al prezzo del gas, una priorità del Paese su cui chiediamo dunque l’impegno congiunto di tutte le forze politiche, al di là degli esiti del voto del prossimo 25 settembre". Sono le parole di Fabio Bianchi, presidente Cna Empolese Valdelsa che ben conosce lo stato di difficoltà delle piccole e medie imprese del territorio alle prese con costi monstre e bollette alle stelle. "Sarebbe auspicabile una decisione a livello europeo ma la gravità della situazione impone interventi rapidi ed efficaci e quindi anche l’introduzione di un massimale al prezzo del gas su base nazionale – insiste Bianchi –. Il Governo è già intervenuto con misure volte ad attenuare l’impatto del caro energia sulle bollette di cittadini e imprese, ma il fenomeno è talmente grave che tali interventi non sono stati sufficienti a compensare bollette che ormai pesano 3-4 volte di più sui costi aziendali".

Intanto i distretti soffrono e non riescono più ad essere competitivi: "È una condizione che da molti mesi riduce la competitività delle imprese mettendo a rischio ripresa e occupazione, o si tramuta in una pericolosa spinta inflazionistica – spiega il presidente Cna Empolese Valdelsa –. Parallelamente, rimane alta l’attenzione sulla necessità di garantire le forniture in vista dell’inverno. Le parole del ministro Cingolani anticipano l’arrivo di un piano per risparmiare il gas nei prossimi mesi, che si aggiungerà agli interventi già messi in campo per potenziare rigassificatori e stoccaggi. Su questo fronte, sollecitiamo la necessità di un confronto preventivo e funzionale alla definizione del piano, in modo da evitare nuove pesanti ricadute sulle attività produttive".