"Keu, prodotte quantità enormi Fate i controlli sulle opere pubbliche"

La denuncia di Capecchi (FdI), membro della commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Toscana. Nel mirino la gestione dei rifiuti: "Le discariche sono ormai sature, serve un piano per lo smaltimento"

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È iniziato a metà maggio il lavoro della commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata in Toscana e si è concluso nei giorni scorsi con la deposizione della relazione finale. Lo scopo era far luce sullo scandalo emerso dall’inchiesta keu della procura di Firenze e della Dda, in cui si ipotizzano legami tra imprese, mondo politico e cosche della ‘Ndrangheta nella nostra regione e che vede al centro dell’indagine gli sversamenti in mezza Toscana di rifiuti tossici delle concerie di Santa Croce. Dopo 6 mesi di lavori e audizioni, Fratelli d’Italia ha organizzato a Empoli un incontro pubblico per tirare le fila dell’attività e portare all’attenzione dei cittadini gli aspetti emersi durante i lavori della commissione, di cui ha fatto parte anche il consigliere FdI Alessandro Capecchi.

"Non vogliamo fare processi di piazza – la premessa Capecchi - ma intendiamo analizzare tutti gli errori compiuti dalla sinistra negli anni a cominciare dal mettere la testa sotto la sabbia davanti alle evidenti infiltrazioni malavitose". Una delle ‘colpe’ principali imputate a chi ha governato negli anni la Regione è "di non aver mai chiuso il piano dei rifiuti". "Il 35% dei rifiuti urbani e speciali finisce nelle discariche, che sono ormai sature – ha spiegato Capecchi – Non abbiamo impianti di smaltimento, come l’inceneritore che doveva essere realizzato a Case Paesserini, perché non si sono voluti costruire in ragione di voti elettorali da raccogliere sui territori. Manca una programmazione e un’idea complessiva di smaltimento". Sullo scandalo keu, Capecchi ha il forte sospetto che i siti in cui sono presenti gli scarti tossici delle concerie siano più dei 13 fino a oggi accertati. "Si devono fare carotaggi di controllo sulle opere pubbliche realizzate negli ultimi anni in Toscana, perché le quantità di keu prodotte sono state enormi – ha aggiunto - Si deve inoltre garantire un potenziamento dei servizi di controllo e di quelli ambientali perché, nel passaggio delle competenze dalle Province alla Regione, che si è tenuta tutte le competenze in materia di autorizzazioni ambientali, lo Stato a guida Pd si è trattenuto mezzo miliardo di euro mettendo in difficoltà la Regione dal punto di vista dell’organizzazione dei controllo e del rilascio delle autorizzazioni ambientali. Una situazione che va corretta perché le procedure sono complesse e vanno fatte bene e in tempi congrui, così da mettere gli imprenditori nelle condizioni di lavorare al meglio". Il senatore Patrizio La Pietra ha messo evidenza come il sistema della criminalità organizzata sia presente in maniera significativa anche nella nostra regione. "Una criminalità non cruenta – ha spiegato - ma, al netto delle attività proprie della malavita come prostituzione, usura, droga, fortemente presente nel tessuto economico. Soprattutto in alcuni settori come dei rifiuti ponendo la nostra regione fra le prime per reati ambientali. La mancanza di strategia ha portato ad approvare emendamenti discutibili come nel caso Keu, o a innalzare i parametri inquinanti dei gessi rossi per poterli conferire in una ex cava invece che smaltire correttamente in discarica".

I.P.